Parrocchia Santa Barbara Villacidro
Piazza S. Barbara, 2 -- 09039 Villacidro (CA) ITALIA Tel. e fax: +39 070932018
Santa Barbara Villacidro
                   
               
 
siete in: home > IL GIORNALINO > aprile 2009 > SANTA ZITA
 
SANTA ZITA
 

Prima delle attuali conquiste sociali la professione di domestica equivaleva a una servitù. Zita, infatti, andò a soli dodici anni a servizio della famiglia lucchese dei Fatinelli. Accettò serenamente la sua condizione sociale, ben consapevole che servendo la famiglia ospitante serviva Dio, per il cui amore agiva, e tollerava ogni sgarbo, sia da parte dei padroni, che dapprima la trattarono con ingiustificata severità, come da parte dei suoi compagni di lavoro, gelosi per il suo zelo e il suo totale disinteresse. Era solita largheggiare nelle elemosine ai poveri che bussavano alla porta della ricca dimora, ma donava del suo, perché viveva con molta parsimonia e il gruzzolo che metteva da parte lo dava per lenire le sofferenze della povertà, dell'abbandono e dell'ingiustizia. Si racconta che una compagna di lavoro, invidiosa della stima che Zita aveva saputo conquistarsi, l'aveva accusata presso il padrone di dare via troppa roba ai poveri. Infatti un giorno Zita venne sorpresa mentre usciva di casa con il grembiule gonfio per recarsi a visitare una famiglia bisognosa. Alla domanda del padrone rispose che portava fiori e fronde. E lasciati liberi i lembi del grembiule, una pioggia di fiori cadde ai suoi piedi. La sua vita fu contraddistinta da virtù cristiane a riprova che in ogni condizione sociale c'è lo spazio per l’applicazione degli insegnamenti evangelici. Dante, la cita nella sua Commedia trent'anni dopo la morte, il suo nome era tutt'uno con la città toscana: parlando di un magistrato di Lucca, Dante, si limita a identificarlo come un "anziano di santa Zita". Le sue virtù la fecero conoscere mentre era in vita e godette dell’ammirazione di quanti l'avvicinavano. Dopo la morte, avvenuta il 27 aprile 1278, fu per lei continua e inarrestabile la devozione popolare. La sua tomba nella basilica di S. Frediano, che custodisce tuttora il suo corpo, rimasto incorrotto fino all'ultima ricognizione effettuata nel 1652, è sempre stata meta di pellegrinaggi. Il suo culto fu solennemente approvato il 5 settembre, da Innocenzo XII. Pio XII l'ha proclamata patrona delle domestiche.

  <<Torna ai titoli
   
  Pagina:    1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
 
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
     
         
       
sito realizzato da: Francesco Chia      
Copyright ©2004