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Usura, anno “boom”
 

I primi otto mesi di quest’anno hanno già fatto registrare un fatturato superiore a tutto il 2008 che, a sua volta, aveva raggiunto l’impressionante cifra di 15 miliardi di euro. In alcune zone della penisola il giro d’affari aveva superato quello dell’anno precedente addirittura a maggio e cioè dopo  appena  cinque mesi. La parte del leone, ancora una volta la sta facendo la Campania  con il 12,5% dell’intero importo. L’allarme per questo preoccupante aumento del fenomeno è venuto sia dal Governo che dalla Procura nazionale antimafia. Si sa che molto spesso l’azione criminale dei “cravattai” è dovuta all’infiltrazione mafiosa nell’economia legale e viene favorita anche dalle difficoltà del sistema bancario a soddisfare le esigenze di finanziamento di singoli e imprese. Tutto questo favorisce il ricorso ai prestiti usurari che, soprattutto nelle regioni del mezzogiorno sono in mano alle organizzazioni mafiose che spesso si camuffano in insospettabili finanziarie, così come afferma la Procura antimafia. La Guardia di Finanza ha condotto una rilevazione sui dati dell’usura nei primi cinque mesi del 2009 nel circondario di Napoli. Hanno così potuto constatare che mai, come quest’anno, il fenomeno è apparso in così forte crescita. Infatti i casi rilevati nei primi cinque mesi dell’anno sono stati 342 (oltre due vittime al giorno) con 2625 indagati, mentre in tutto il 2008 erano stati 337 (meno di uno al giorno) con 2954 indagati. Il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, di fronte a questi dati, ha lanciato un appello alle banche: “Non siano così rigide negli automatismi: i mutui negati o revocati per indici piuttosto discutibili provocano automaticamente il passaggio al credito usurario”. Un “regalo” agli strozzini e alle cosche mafiose imperdonabile i quali, dalla loro, dispongono di una enorme liquidità finanziaria proveniente soprattutto dalle entrate per lo smercio della droga. E tutti sanno che, purtroppo, questo mercato non conosce crisi ma soltanto aumento sia nella domanda che nell’offerta. Sempre nel documento della Procura nazionale antimafia si legge che “Recenti indagini hanno rivelato un complesso sistema di usura, all’interno del quale alcuni imprenditori,contigui ad ambienti criminali, fungevano da veri e propri istituti di credito “abusivi” nei confronti di commercianti che, in difficoltà economiche, non avevano ottenuto dagli istituti bancari i finanziamenti richiesti”. Non ci vuole molto a capire che grazie all’usura la mafia, come una piovra, spesso riesce ad impadronirsi di imprese sane e produttive a causa dei prezzi di svendita stracciati che riesce ad imporre ai legittimi proprietari che non ce la fanno più a pagare gli enormi debiti accumulati a causa dei prezzi strozzini loro imposti. Da qui poi la ricaduta sull’occupazione che viene decisa e controllata da sistemi illegali e sull’intera economia nazionale.

 

Sarlio Vorini

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