Parrocchia Santa Barbara Villacidro
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Fede e rispetto umano
 

Non so se sono molti o pochi i cristiani che nella concretezza della vita sanno custodire una fede forte e serena. Certamente ci sono persone (e sono tante) che manifestano una “doppia appartenenza”, che fanno cioè ricorso a maghi, indovini e cartomanti e che la domenica vanno regolarmente a messa. Comportamenti, abitudini e convinzioni chiaramente in conflitto che per tanti, col tempo, si tramutano in normali stili di vita. Difficile, ovviamente, spiegarne la genesi. Si tratta di predisposizione personale all’insicurezza e alla superstizione? Oppure la causa va ricercata nell’indebolimento delle difese psicologiche o in eventuali manipolazioni mentali subite? Oltre a questo ciascuno di noi dipende fortemente anche dalla propria struttura originaria: dal carattere, dalla quantità di intelligenza ricevuta e, più in generale, dalla costituzione interiore e fisica. Tanti dei condizionamenti che ci riscopriamo sono causati proprio da questa dipendenza. Sta di fatto, tuttavia, che fare di tutte le erbe un fascio e cioè accomunare la fede con ciò che la rinnega significa accettare di vivere nella contraddizione e questo non è riferibile ai fondamenti della personalità, ma a scelte che dipendono dalla volontà.
In altri casi tra i credenti si assiste a un generoso prodigarsi dentro le associazioni socio-assistenziali, senza che però ci sia pari interesse per crescere nella conoscenza di ciò che fonda il loro impegno, appunto la fede in Gesù. Si fa magari tanto a livello di servizio al prossimo e alla cultura e poi ci si defila o ci si vergogna di annunciare il vangelo, lasciandosi sopraffare dal rispetto umano con argomenti accomodanti. La fragilità e l’incoerenza sono figlie dei nostri limiti e, dunque, sono bagaglio di tutti. Il cristiano, però, non può accontentarsi del fare e dell’apparire. Almeno di tanto in tanto deve avvertire il desiderio e il bisogno di volare alto, di recuperare i grandi valori dello spirito che trovano nella Parola di Dio la loro sorgente. Dobbiamo perciò continuare a lavorare su noi stessi, reagendo ai limiti e alle inclinazioni che vorrebbero allontanarci dalla fede che sentiamo presente in noi, senza mai stancarci.

 

Don Giovannino

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