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Il Miele della solidarietà contro la lebbra
 

Domenica 31gennaio scorso ricorreva la 57a Giornata Mondiale dei malati di lebbra, un appuntamento annuale di solidarietà, voluto e istituito nel 1954 da Raoul Follereau, scrittore e giornalista francese molto attivo nella lotta alla lebbra. La giornata è riconosciuta ufficialmente dall’ONU con l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica italiana. Il Papa in questa giornata ha espresso parole di solidarietà verso gli ammalati di lebbra con l’augurio che la malattia possa essere debellata. L’associazione internazionale AIFO, che opera in ben 29 Paesi del Mondo, si è inserita a pieno titolo in questa ricorrenza portando avanti una grande campagna internazionale contro la diffusione della lebbra con l’obiettivo di informare sulla curabilità della malattia, favorire la riabilitazione delle persone guarite, sensibilizzare verso le donazioni, coinvolgere la società civile verso i gravi problemi dei Paesi a basso reddito. In particolare quest’anno la giornata è stata dedicata all’India, paese con maggiore incidenza della malattia: ben 249.017 nuovi casi di lebbra o morbo di Hansen nel 2008. Nel mondo sono stati colpiti da questa terribile malattia ben 10 milioni di persone distribuite in 15 paesi. In Italia l’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau è nata nel 1961, quasi spontaneamente attraverso gruppi di volontari mobilitatisi nella lotta contro la lebbra e le altre “lebbre”, le forme più gravi di ingiustizia e di emarginazione. Villacidro ha una lunga tradizione dal punto di vista della solidarietà verso i malati di lebbra. Negli anni ’60 infatti un nutrito gruppo di studenti del Liceo Classico “E.Piga” formò la “Lega Missionaria Studenti” che con entusiasmo e impegno portò avanti per diversi anni varie iniziative, alcune delle quali proprio a sostegno della causa sostenuta dagli Amici di Raoul Follereau, ad esempio a Villacidro gli studenti allestivano tutti gli anni una mostra mercato con oggetti provenienti dal Giappone grazie all’aiuto dei Gesuiti. L’assistente spirituale della Lega Missionaria Studenti era don Pasqualino Lussu. La tradizione è continuata attraverso la viva partecipazione all’AIFO di alcune volontarie villacidresi che si attivano per trovare solidarietà e sensibilità in aiuto di questi ammalati che vivono oltretutto in condizioni di estrema povertà tanto da non poter essere curati, mentre sappiamo che dalla lebbra si può guarire. Domenica 31 gennaio scorso pertanto, sfidando il freddo, il vento e la gelida e fastidiosa pioggerellina, nel sagrato di Santa Barbara alcune volontarie dell’AIFO si prodigavano per offrire il miele sardo e i vasetti di fiori ai passanti e a quanti uscivano dalla chiesa dopo la Messa. Il “Miele della solidarietà” era contenuto in un bel sacchetto di iuta, confezionato da persone guarite dalla lebbra in India, ciascuno con una frase significativa, come “Amare è condividere” e “Non esistono sogni troppo grandi”. Sono alcuni pensieri di R. Follereau, che attraverso un gesto anche piccolo di generosità si concretizzano in un aiuto sensibile verso la guarigione di molti malati di lebbra, esattamente come le tante piccole gocce che formano un mare infinito.

 

Dina Madau

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