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Dopo aver incontrato, insieme agli altri vescovi dell’Uruguay, Sua Santità Benedetto XVI, in occasione della visita ad limina che ogni 5 anni gli alti prelati devono compiere in Vaticano per riferire sullo stato delle proprie diocesi, i giorni 27-29 settembre appena trascorsi mons. Galimberti Di Vietri, vescovo di Salto, è ritornato in Sardegna per salutare i fedeli della parrocchia di Santa Barbara e per una serie di incontri a Guspini e a Oristano. Ed è proprio in quest’ultima città che il tardo pomeriggio del giorno 27, mons. Pablo ha iniziato la sua prima tappa di questo breve soggiorno in terra sarda per incontrare Maria Colomba Cabras, presidente dell’OSVIC (Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano)  e don Gianfranco Murru, parroco della chiesa di Sant’Efisio. La mattina del giorno seguente, mons. Galimberti, dopo aver celebrato la Santa Messa nella chiesa di Sant’Efisio, ha incontrato il Consiglio direttivo dell’OSVIC, insieme ai giovani volontari che le prossime settimane partiranno in Kenia e in Perù per vivere un’esperienza di volontariato e di cooperazione internazionale al servizio dei più poveri. Il vescovo uruguaiano ha descritto la realtà della sua diocesi, grande due volte la Sardegna e con una popolazione di circa 350.000 anime, soffermandosi a parlare soprattutto del disagio giovanile, delle difficoltà socio-economiche e della povertà culturale di molti giovani, senza un mestiere, senza un lavoro, senza valori, che andrebbero rieducati e reinseriti a pieno titolo nella società. Il presidente dell’ONG oristanese, Maria Colomba, ha proposto a mons. Galimberti di poter visitare entro il 2008 la diocesi di Salto per studiare insieme, attraverso il confronto e la conoscenza reciproca, una proposta di aiuto e di collaborazione, per un intervento di cooperazione allo sviluppo del territorio e alla promozione dell’uomo, sulla base dell’esperienza trentennale che l’OSVIC ha maturato in progetti di cooperazione in Africa (Guinea Equatoriale, Camerum, Marocco, Kenia) e in America Latina (Argentina, Perù). Il pomeriggio del giorno 28, mons. Pablo Galimberti si è recato nella cattedrale di Oristano, dove si è incontrato, per un breve colloquio, con l’arcivescovo della diocesi, mons. Ignazio Sanna. Il tardo pomeriggio, l’alto prelato uruguaiano si è recato a Villacidro, nella parrocchia di Santa Barbara, per incontrare don Giovannino Pinna e per cementare il legame di fede e di amicizia che lega la nostra comunità ai fedeli della cattedrale di Salto, intitolata a San Giovanni Battista. La mattina seguente, mons. Galimberti ha celebrato la Santa Messa delle 7,30, nella ricorrenza di San Michele Arcangelo, patrono della diocesi di Salto. Subito dopo, incontratala in una circostanza fortuita, ha voluto fotografare la signora Rita Marras, lontana parente del garibaldino cagliaritano Angelo Portoghese Pigurina, un cui discendente, don Fernando Pigurina, è uno dei sacerdoti della diocesi di Salto, nonché parroco della chiesa del Sacro Cuore di Gesù, sita nella cittadina di Young. L’ultimo appuntamento del vescovo è stato a Guspini, nella sede della Fondazione “Guspini per la Vita”, dove si è incontrato con il presidente della medesima Fondazione Tarcisio Agus, il direttore generale Giovanni Maria Sanna e don Gianpietro Fanari e don Petronio Floris, parroci, rispettivamente, delle chiese di San Pio X e di San Giovanni Bosco. Nel corso della sua breve sosta, mons. Pablo ha visitato i pazienti dell’Hospice (l’ospedale per i malati terminali) e le persone affette da patologie gravi e invalidanti del nuovo centro di cura e riabilitazione ad alta specialità “Santa Maria Assunta”.
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