Parrocchia Santa Barbara Villacidro
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"Sale della terra"
 

Agli occhi di Dio noi tutti, grandi e piccoli, uomini e donne, siamo unici e irripetibili, guardati sempre e ovunque con occhio vigile e attento, apprezzati ed elogiati per il nostro essere speciali. A maggior ragione ognuno di noi è invitato ad essere qualcosa di importante e di bello, a valorizzare ogni istante che il Signore ci ha concesso di vivere e a qualificare i nostri atteggiamenti. Nel Vangelo di Matteo leggiamo: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà rendere salato?» (5,13). Siamo noi dunque ad avere il diritto, ma soprattutto il dovere, di dare un sapore alla nostra vita così come il sale fa sì che la carne non resti insipida. Noi, piccoli come granelli di sabbia, abbiamo in realtà un grande potere nelle nostre mani e un’altrettanta grande responsabilità sulle spalle. Fin qui sembrerebbe tutto semplice, ma in realtà non è affatto così. Vi siete mai chiesti quanti ragazzi si sentano “sale della terra”? Quanti ragazzi credano di essere unici e speciali e quanti ancora abbiano il coraggio di essere sé stessi e quindi di apprezzarsi per quello che sono? Veramente pochi. Recentemente si è concluso il camposcuola diocesano dell’Acr a Nuoro, durante il quale ho avuto la possibilità di lavorare come educatrice con un gruppo di ragazzi e ragazze aventi un’età compresa fra i 12 e i 14 anni. Nello spazio dedicato alle riunioni molti di essi hanno manifestato la loro difficoltà nell’essere sempre sé stessi; difficoltà data dal non sentirsi speciali e unici, dalla convinzione di non avere né qualità né pregi e soprattutto dai condizionamenti posti dalla società e talvolta dalla famiglia. Alcuni hanno il timore di esprimere la loro opinione perché magari contrastante con ciò che i mass media vogliono che essi pensino, altri di non essere accettati per quello che effettivamente sono, altri ancora sentono particolarmente la pressione di genitori che vorrebbero il figlio all’altezza delle loro aspettative, senza considerare se esse coincidano effettivamente con quelle del ragazzo. E allora per i giovani diventa più facile e più comodo indossare delle maschere, nascondendo la reale identità, soffocando i sogni e le vere passioni e annientandosi in tal modo poco a poco. Così quel sale che dovrebbe dare sapore alla terra è in realtà un sale finto, è solo un pizzico di pepe mascherato da sale. Vorrei rivolgere un appello soprattutto ai ragazzi. Non abbiate paura di rivelare la vostra vera personalità. Non sempre sarà facile e non sempre ci riuscirete, ma una volta che vi sarete mostrati per quello che siete non solo sarete orgogliosi di voi stessi, ma sarete riusciti a donare un po’ della vostra persona agli altri e di conseguenza ad arricchirli. Sarete riusciti ad essere sale della terra.

 

Loredana Garau

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