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Prepararsi alla celebrazione del battesimo del proprio figlio deve innanzitutto portare a prendere coscienza della scelta che si sta facendo. Col battesimo, infatti, i genitori fanno al loro bambino un grande dono in quanto accettano di rispondere positivamente all’invito di Dio di crescere nel suo amore insieme al proprio figlio. Si tratta di una scelta di fede che non può essere fatta senza la consapevolezza del suo valore. E’ il primo passo di un cammino di fede che i genitori per primi accettano di intraprendere. Per questo noi genitori per primi siamo chiamati a vivere e testimoniare la nostra fede, perché solo così possiamo essere credibili agli occhi dei nostri figli ed essi possono sperimentare la coerenza e l’autenticità delle nostre scelte. Non si può volere per gli altri ciò in cui non crediamo noi, né si può trasmettere ciò che non si possiede. Nella parte iniziale del rito del battesimo, il celebrante chiede ai genitori se sono consapevoli della responsabilità che il battesimo del loro figlio riveste anche per la loro e, successivamente, alla consegna della candela accesa al cero pasquale, simbolo della luce di Cristo, si rivolge ai genitori e ai padrini ricordando che quella fiamma dovranno alimentarla per sempre essi per primi. Il Battesimo non è la festa di un giorno, è una scelta di vita e per la vita. Ricordiamo le parole di Gesù nel Vangelo: Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite …”. Noi, come genitori cristiani, non solo non dobbiamo essere di impedimento, ma dobbiamo e possiamo favorire l’incontro e l’amicizia dei nostri figli con Gesù, perché riconosciamo che solo avendo lui come guida, la loro crescita sarà completa e potranno sperimentare la gioia vera. Ma questo rapporto sarà tanto più forte e profondo e sarà vissuto con naturalezza dai nostri figli, quanto più noi lo vivremo in questo modo, permettendo loro di riconoscere in Gesù, fin dai primi momenti di vita, un membro della loro famiglia, grazie alla spontaneità con cui ne parleremo, alla preghiera con cui alimenteremo la nostra fede, ai sdegni della fede che manifesteremo, all’amore che ci unirà.
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