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Da Cicerone a Jovanotti: il valore dell'amicizia
 

"Io, solamente vi posso raccomandare di anteporre l’amicizia a tutte le cose umane: nulla è infatti così conforme alla natura, così adatto e ai momenti felici e ai momenti avversi”. Le parole scritte da Cicerone, uno dei più famosi oratori e prosatori del mondo latino, nel suo trattato dedicato all’amicizia, continuano ad avere ancora oggi un sapore di universalità, nonostante siano state scritte nel I secolo a.C. E continua: “In che modo può essere «vitale» una vita che non riposa nel mutuo affetto con un amico? E quale cosa più dolce che avere uno con cui tu possa dire tutto come con te stesso? E che gran frutto verrebbe dalla buona fortuna, se tu non avessi qualcuno che ne godesse? […] L’amicizia tiene in sé uniti moltissimi beni: dovunque tu vada, la trovi; da nessun luogo è esclusa, non è mai intempestiva, non è mai molesta”. L’amicizia, così come la definisce Cicerone e così come la percepiscono gli uomini, rappresenta un rapporto intenso e a dir poco necessario per la vita di ciascuno di noi. In primo luogo, amicizia significa nutrire un profondo e incondizionato affetto per coloro che vengono definiti amici, un affetto che supera le apparenze, i pregiudizi e i condizionamenti provenienti dall’esterno. L’amicizia è dunque un rapporto intimo e privato, che trova in questa sua segretezza il vero nutrimento e sostentamento della relazione. Momento importante fra due amici è indubbiamente quello della confidenza e dello scambio reciproco di racconti ed esperienze di vita. Da ciò se ne deduce che fondamento essenziale dell’amicizia è la fiducia: “Forse fa male eppure mi va, di stare collegato, di vivere d’un fiato, di stendermi sopra al burrone e di guardare giù, la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare, mi fido di te…” (Jovanotti). Proprio attraverso la fiducia, è possibile per due amici condividere indistintamente sia i momenti felici, sia quelli avversi e dolorosi; nelle situazioni più complesse e difficili, si coglie il valore e l’importanza dell’amicizia. Ci si rende conto di quanto si è fortunati ad avere una persona che cammina al nostro fianco, che ci indica la retta via senza chiedere nulla in cambio. L’amicizia, quella vera, supera scontri e banali litigi, resiste al tempo e allo spazio. L’importante è che sia continuamente vivificata e vissuta quotidianamente, perché come un fuoco, ormai sul punto di spegnersi e non alimentato, si trasforma ben presto in cenere, così un’amicizia trascurata per troppo tempo si trasforma nel ricordo dei bei momenti vissuti insieme e nel rimpianto di non aver fatto nulla per cambiare il corso degli eventi.

 

Loredana Garau

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