Sempre più spesso apprendiamo dai media notizie di cronaca che vedono coinvolti dei giovanissimi. Allora si torna a discutere di giovani bulli e della categoria adolescenti, con le loro caratteristiche e i suoi stadi di sviluppo. A me, come genitore, piace paragonare l'età dell'adolescenza ad una grande avventura. Metaforicamente, la vedo come il viaggio simbolico dell'esploratore, che si appresta ad attraversare un deserto: ha bisogno di cibo, di acqua, di consigli utili e di buone stelle che lo accompagnino nel lungo percorso. Così, i giovani devono preparare il loro viaggio attraverso l'adolescenza per arrivare all'età adulta. In una spedizione nel deserto, si possono incontrare le oasi per dissetarsi, così come i predatori che ci possono fermare. L'adolescenza è come un tuffo nel cielo con un paracadute sulle spalle, non sappiamo se si aprirà o no; è un volo, un salto dall'essere "infantili" al diventare consapevoli e responsabili. E' un lungo percorso, talvolta difficile e periglioso. Il giovane, alla conquista della sua maturità, deve mettercela tutta, perchè la vita è impegno costante, sfida, sconfitta, rivincita, sacrifici e continua attenzione per ciò che si fa. Non bisogna avere fretta di "bruciare le tappe": l'adolescenza implica crescita, e questa crescita è lenta. Il trascorrere del tempo è un fattore essenziale perché il processo di maturazione si compia e perché l'adolescente possa, alla fine, appropriarsi del suo essere una persona reale, vera.
In questo cammino, la famiglia e la scuola, giocano un ruolo di fondamentale importanza proprio nel gettare un ponte fra un individuo in divenire e il suo futuro, in quanto possono fornire elementi fondamentali per la sua crescita, sviluppando una capacità riflessiva. I genitori che hanno già vissuto questa fase della vita dei propri figli sanno bene che non devono mai mollare le redini, perchè il punto centrale dell'adolescente è la sua immaturità e la sua irresponsabilità. Gli adulti maturi devono adattarsi alle nuove esigenze dei figli senza cedere le proprie responsabilità genitoriali, per non abbandonarli in un momento critico, ovvero quando ancora hanno bisogno di avere accanto degli adulti guida. Uno dei compiti più difficili della famiglia è proprio quello di aiutare gli adolescenti ad utilizzare le potenzialità che possiedono e favorire l'assunzione di una posizione attiva nei confronti di se stessi, delle difficoltà che incontrano. Questo lo protegge garantendo nello stesso tempo la possibilità di proseguire per prove ed errori, senza ritrovarsi troppo precocemente in situazioni ed esperienze per le quali non è ancora preparato e senza assumere atteggiamenti falsamente adulti. Se i genitori sapranno dire no, al momento giusto e nel modo giusto senza annullare l'individualità e la libertà del ragazzo saranno buone stelle che accompagnano nel lungo percorso dell'adolescenza i propri ragazzi.

Mariella Bolacchi

L'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, al quinto anno della scuola secondaria, rappresenta un momento importante per la vita di ogni studente che affronta una prova che valuta i risultati degli apprendimenti conseguiti in vista di un futuro universitario o lavorativo. Le prove scritte dell’esame di maturità dell’anno scolastico 2007/2008 si terranno il 18 giugno (prima prova), il 19 giugno (seconda prova) e il 23 giugno (terza prova). In particolare, spiega una nota del ministero della Pubblica Istruzione, per la seconda prova scritta sono state selezionate le diverse materie d’esame per ciascun istituto, ad esempio: per il liceo classico il greco, mentre gli studenti del liceo scientifico dovranno cimentarsi nella prova di matematica, e così via per ciascun indirizzo scolastico. Il decreto individua, inoltre, le materie affidate ai membri esterni, ai quali sono stati assegnati per tutti gli indirizzi di studio l’italiano, disciplina oggetto della prima prova scritta e la matematica, ad eccezione del Liceo scientifico a cui sono state affidate l’italiano e le scienze, in quanto la matematica è già la materia della seconda prova scritta. Per quanto riguarda la terza materia, essa è stata individuata tra quelle che più caratterizzano l’indirizzo di studi, per numero di ore di lezione e per contenuti trattati, ad esempio: scienze nei licei scientifici e in numerose sperimentazioni a carattere pedagogico e linguistico, topografia nel settore architettonico-costruttivo, informatica ed elettronica in molti indirizzi degli istituti tecnici e professionali... La scelta delle materie affidate ai membri esterni, ispirata alla esigenza di restituire serietà e dignità all’esame di Stato anche attraverso una presenza incisiva della componente esterna della Commissione, ha seguito quest’anno il criterio della rotazione delle discipline, per mettere tutti i docenti in condizione di poter esercitare la funzione di commissario esterno. Questi criteri sono stati seguiti sia per i corsi di studio di ordinamento che per quelli sperimentali. Troviamo poi la terza prova. Essa consiste in un test multidisciplinare che tratta in modo sintetico diversi argomenti; i quesiti proposti potranno essere a risposta singola, multipla, potranno consistere nella soluzione di problemi, di casi pratici o professionali o, ancora, nello sviluppo di progetti. La terza prova viene strutturata dalla commissione d'esame, il che significa che fino all'anno scorso ad elaborarla erano soltanto professori interni mentre da quest'anno contribuiscono alla sua elaborazione anche i commissari esterni. Infine, come ultima prova, è prevista la prova orale che consiste in un colloquio interdisciplinare con l’intera commissione che pone fine all’esame di stato. Faccio un in bocca al lupo a tutti gli studenti che, a breve, dovranno cimentarsi nelle prove dell’Esame di Stato.

Stefano Mais