| |
“Una politica cristiana non può che essere un atto di carità.
Politica è infatti opera tesa a costruire il bene comune.
Non può esservi bene comune se non nel rispetto dell’uomo.
Rispetto dell’uomo significa tenerlo presente nella sua realtà spirituale e materiale. Significa metterlo in grado di sviluppare la sua personalità secondo il disegno che Dio ha sull’uomo.
Dio ha pensato l’uomo con una vita naturale e una vita soprannaturale: vita del corpo e vita dello spirito.
Fare la carità significa “fare Dio” perché la carità è Dio stesso: significa chinarsi verso il proprio fratello per sollevarlo e metterlo in grado di inserirsi vitalmente nel circolo vitale del Corpo Mistico. Significa restaurare l’uomo.
In questo senso la politica è carità, se vuol essere una politica cristiana.
Se non è carità, se non è animata da questa visione cristiana dell’uomo è “politicantismo”, professionismo politico, ambizione, personalismo, orgoglio.” |
| |
Non mi sento di aggiungere molto altro alle parole di Salvator Angelo Spano (Villacidro, 1925-2004), tratte da appunti degli anni ‘50.
Questa campagna elettorale – a differenza di molte altre del recente passato – si caratterizza per il momento delicato che la Sardegna e l’Italia stanno attraversando: si parla di recessione.
Io preferisco parlare di “presa di coscienza”: finalmente, dopo anni di “gioco dello struzzo”, si ha il coraggio di ammettere a sé stessi che l’attuale sistema non funziona.
Occorre trovare il coraggio per fare un passo indietro, guardare alla vera natura del fare politica, del mettersi al servizio del cittadino, costi quel che costi.
Mi piacerebbe, davvero, che i candidati Presidenti avessero modo di leggere le parole di Salvator Angelo Spano. Mi piacerebbe che ci meditassero sopra e che condividessero con i propri compagni di lista il vero significato di fare politica: carità, mettersi al servizio con equilibrio e spirito cristiano.
È, senza dubbio, la miglior soluzione al problema.
|
