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Moderne, seducenti, manager, aggressive, corpi statuari, vestite con abiti alla moda e allegramente rapite dalla frenesia della vita metropolitana, vengono sempre più utilizzate e mostrate in televisione durante gli spot pubblicitari al solo scopo di aumentare il numero degli spettatori e spingere, ad acquistare il prodotto di turno. Per bucare lo schermo, aumentare l'audience e le vendite non c'è infatti niente di meglio che mettere in prima serata una sensuale valletta, sbattere in prima pagina una bella donna e avere come testimonial una seducente modella. Ma non è tutto, in pubblicità il corpo femminile è utilizzato sia che si tratti di reclamizzare prodotti tipicamente femminili: biancheria intima, creme di bellezza e profumi, che per vendere bibite, viaggi, auto e quant'altro esista sul mercato. Tre poi i modelli di donne più ricorrenti negli spot televisivi: la casalinga, la manager e la sensuale. Ma nonostante quest’esagerarata strumentalizzazione del corpo femminile, le stesse protagoniste non sembrano lamentarsi, anzi. Capita infatti, sempre più spesso, che essere la sexy protagonista di una pubblicità serva da trampolino di lancio per una carriera fulminante e di sicuro successo nel mondo dello spettacolo. 
Ma la donna odierna è davvero questa? Beh, sicuramente questo è solo uno spaccato , cioè l’immagine della donna che ci viene presentata attualmente dai media. Più in generale, nonostante quest’evidente adeguamento nei tempi ai modelli socio-culturali femminili proposti dai media, la realtà della donna oggi è molto più complessa e, tutto sommato, conserva ancora quei valori tramandati, quasi immutabili per generazioni, dalle nostre madri di un ruolo centrale e forte dentro le famiglie.
Erano loro che mandavano avanti la casa. I mariti e i padri erano praticamente fuori casa per tutto il giorno o, peggio, lontani per lavoro; molte famiglie erano infatti provate dall’emigrazione. Chi restava a casa a badare ai nonni e ai figli piccoli erano le donne con il loro carattere forte, con il loro temperamento, con la loro coerenza, con le loro riconosciute virtù. Sapevano trovare una soluzione ai vari problemi che si presentavano, prima fra tutti l’esigenza di far quadrare i conti. Dovevano farsi in quattro, incredibilmente ci riuscivano.
La donna oggi è diversa da quella di dieci anni fa, di mezzo secolo. Oggi, “l’angelo della casa” è riuscito a conquistarsi sempre più nuovi spazi in un mondo del lavoro fortemente competitivo; è la protagonista di un lento processo di emancipazione, soggetto attivo di storia che ha causato una vera e propria rivoluzione continuando a svolgere, talvolta con grandi sacrifici, il ruolo di moglie e madre. Molte donne oggi si trovano a dover assommare due giornate in una: prima quella lavorativa, fuori casa; poi quella dentro le mura della famiglia. La figura femminile oggi ha conquistato la piena parità dei diritti anche se l'esercizio degli stessi non sempre è possibile. Nessuno vieta a nessuno di diventare Presidente del Consiglio, ma poi nei fatti non lo si diventa. Ciò dimostra che non è solo una questione di diritti, ma di come esercitarli in una società che, per vari motivi, spesso è ancora ostile. Lo dimostra la scarsa rappresentanza delle donne in Parlamento. In teoria nessuno vieta ad una donna di fare carriera in politica, nella realtà, tutto è organizzato in modo tale da rendere questa possibilità molto più lontana che non per un uomo. È anche vero, però, che oggi abbiamo in Italia donne che sono direttori generali di grandi aziende, che sono parlamentari anche se in larga minoranza. La politica resta ancora un luogo privilegiato per la competizione maschile. Solo una politica più vicina alle esigenze delle donne, che hanno una riconosciuta capacità aggiuntiva di favorire l’attenzione e l’apertura verso gli altri, potrà rompere questo schema ormai profondamente radicato. E’ la donna più dell’uomo che può trasmettere la speranza e quel senso di positività, di fiducia nella vita, che è fondamentale per ciascuna persona e per ogni comunità.
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