Parrocchia Santa Barbara Villacidro
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Apriamo una finestra sull'Africa
 

A fine gennaio l’Africa ha accolto la settima edizione del Forum Sociale Mondiale per discutere strategie politiche ponendo all’attenzione degli occidentali i grandi temi per lo sviluppo del Continente Nero e del Sud del mondo. La città scelta è Nairobi, capitale del Kenia e per la prima volta tra i protagonisti ci sono stati i poveri delle Baraccopoli. Argomenti come acqua, agricoltura, povertà, diritti umani sono sempre i temi forti dei Forum, ma non era mai accaduto che si studiassero e discutessero tra i poveri d’Africa. Solo a Nairobi vivono nelle Baraccopoli 2 milioni e mezzo su 4 milioni di abitanti, questo dice tutto: miseria, degrado, malavita. La gente si riversa nelle grandi città per trovare lavoro e si adatta in abitazioni di cartone e lamiera. I bambini, poiché la scuola costa, imparano presto l’arte di arrangiarsi, frugando fra le colline di spazzatura con quel che ne consegue. A Nairobi dunque è stata rilanciata la lotta contro la povertà e privatizzazione dell’acqua, bene primario. Il Forum ha visto la partecipazione di 55 mila delegati, tutte le realtà erano presenti: la Chiesa in prima linea, parlamentari, premi Nobel, gruppi per la pace, missionari, mondo cattolico, islamici e cristiani. Un Forum Sociale rivolto soprattutto ad un Continente ricco di risorse naturali e di potenzialità, ma i cui 380 milioni di abitanti vivono in gran parte al di sotto della soglia di povertà, tra forti disuguaglianze, negazione dei diritti umani, mortalità infantile elevatissima, epidemie d’ogni genere e guerre infinite.
La Caritas era presente con 500 delegati da tutto il mondo, le nostre Caritas (40) hanno messo in risalto l’informazione sulla povertà e i conflitti dimenticati. Molte le testate giornalistiche presenti, ma poco è apparso sulla nostra stampa e con pareri contrastanti.
C’è chi ha puntato il dito sul miracolo della disorganizzazione e chi ha detto che gli Africani erano tutti invitati ma che la quota di partecipazione non era accessibile a tutti. Per gli ottimisti l’Africa ha superato la prova, dimostrando di saper ospitare e gestire una manifestazione così complessa. Il Governo Italiano, tramite il vice ministro degli Esteri, ha firmato l’accordo della cancellazione del debito del Kenia, 44 milioni di euro.
Una corsa di 14 Km attraverso le Baraccopoli e i quartieri degradati della città ha aperto i lavori del Forum e una maratona li ha chiusi. Tutti insieme, poveri e non, a significare che tutti gli uomini sono uguali in dignità. Cinque anni fa, un’altra maratona guidata dal missionario Zanatelli ha fermato fino ad oggi gli speculatori che volevano abbattere una parte delle baracche, cacciarne gli abitanti per costruire le palazzine. La Chiesa cattolica è molto attiva e riunisce le 17 parrocchie delle bidonville con l’assistenza ai malati, associazioni sportive, cooperative e laboratori di prodotti artigianali. A noi non resta che pregare perché i progetti messi a punto nel Forum si concretizzino nel tempo e sperare che il popolo africano possa godere in laboriosità e pace le potenzialità e ricchezze della propria terra. Per ora noi continueremo a sostenere il suo “mare” di bisogni con le gocce della nostra solidarietà, soprattutto ora in prossimità della Quaresima di carità.

 

Mariolina Lussu

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