Parrocchia Santa Barbara Villacidro
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Santa Barbara Villacidro
                   
               
 
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Feste d'altri tempi
 

"La devozione alla Madonna del Carmine è molto antica. Ogni anno il 15 luglio, al pomeriggio si trasporta processionalmente il simulacro dalla Parrocchia alla chiesa del Carmine, e vi si comincia la Novena. Il 16 poi festa religiosa e civile, con grandi spari di granate e fuochi artificiali (che gradatamente diminuiscono). Per due domeniche il simulacro rimane nella chiesetta. Alla seconda domenica ritorna in parrocchia. La novena,perciò, praticamente non è di 9 giorni; ma qualche anno anche di 15. Tutti i giorni, al pomeriggio, in quel periodo, ci va molta gente per la recita del Rosario. In modo particolare la domenica per la S. Messa e la funzioncina serale.”
“Pars magna della festa di S. Sisinnio (che si celebra ogni anno il sabato antecedente la prima domenica di Agosto), è il trasporto processionale della medesima Reliquia il venerdì sera, dalla Parrocchia alla Chiesa Campestre: Cavalleria, anche il Sacerdote in cotta e stola a cavallo scortato dai Carabinieri e dal Capitano della Cavalleria. E siccome la tradizione popolare dice che anticamente si disputassero la Reliquia i fedeli di Serramanna e di Villacidro, il Capitano della Cavalleria, allo sbocco di una stradetta che si congiungerebbe con la strada di Serramanna, si ferma con la sciabola sguainata fino al passaggio della Reliquia, quasi per difenderla da ogni eventuale assalto. Festa il sabato (anticamente con grande baldoria e con intervento del Sindaco e del Consiglio Comunale); anche funzioni religiose con predica, ecc.; gara di tiro al gallo, gare poetiche; fino alla domenica mattina, con la Messa prestissimo. Poi sosta, fino alla sera, per il ritorno della Reliquia in Parrocchia, con le stesse modalità. Il lunedì festa popolare nei dintorni della Parrocchia, con funzioni religiose, fuochi artificiali, ecc. L’entusiasmo dei tempi passati però si sta affievolendo gradatamente, e certe cose si fanno a sistema ridotto.”
“Feste. Le più celebri sono per s. Barbara addì 4 dicembre, e per s. Sisinnio nella terza domenica di agosto. Nella vigilia di questa si trasporta da Villa-Cidro nella detta chiesa la reliquia del santo con l’accompagnamento del clero, delle confraternite, della cavalleria, e di gran numero di devoti. Concorrendo all’una e all’altra da’ dipartimenti vicini molta gente,tienesi una fiera di tre giorni.”
Le prime due descrizioni, tratte dal Liber Chronicus della Parrocchia, sono di mons. Giuseppe Diana, parroco di s. Barbara dal 1926 al 1972. Molto probabilmente risalgono alla metà degli anni ’60 del secolo scorso, quindi poco prima che lasciasse l’incarico parrocchiale,si nota infatti in entrambe un certo rammarico e forse pure un po’ di nostalgia…anche a Villacidro arrivava il rullo compressore della modernità, l’antica civiltà contadina viveva il suo canto del cigno.
L’altra invece è molto più antica, è una parte della voce CIDRO del Dizionario Angius/Casalis (1833-1856), e precisamente quella dove vengono descritte le feste del paese. Ci offre una notizia importante, curiosa e molto probabilmente sconosciuta ai più, quella della data della festa di s. Sisinnio alla terza domenica di agosto. Secondo la tradizione i nostri avi l’avrebbero spostata alla prima domenica perché dalla metà del mese in giù il freddo iniziava a farsi sentire. Niente di nuovo sotto il sole riguardo ai problemi climatici!

 

Giovanni Deidda

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