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La Pasqua è caratterizzata, oltre che da celebrazioni liturgiche molto particolari, da tantissime altre manifestazioni religiose, espressioni della pietà popolare che ha voluto, lungo i secoli, rappresentare in maniera più diretta i misteri celebrati nella liturgia, mettendo in risalto l’umanità del Cristo e la partecipazione di Maria alla passione, morte e risurrezione del Figlio. Protagoniste di questi antichi riti, di queste liturgie popolari sono le confraternite. La spiritualità confraternale delle origini fu fortemente improntata alla Passione del Signore. Molti sodalizi presero il titolo del SS.mo Crocifisso o della S. Croce, dei Dolori di Maria, dell’Addolorata, delle Cinque Piaghe, della Pietà, della Solitudine, etc. Le confraternite, fin da subito, partecipano ai riti della Settimana santa; si può ben dire che essi erano il centro della vita liturgica delle confraternite. Anzi la maggior parte delle espressioni della pietà popolare legate alla Pasqua (processioni, sacre rappresentazioni, canti, etc.) nascono grazie e con le confraternite, addirittura alcune compagnie sorsero con lo scopo peculiare di preparare e animare questi riti. In particolare quelle del Rosario, legate ai domenicani, avevano il compito di celebrare solennemente le feste ricordate nei misteri del rosario, in questo caso quelli dolorosi e il primo dei gloriosi. Le confraternite poi della S. Croce si rifacevano alla spiritualità francescana, ereditandone la devozione per la passione e morte del Cristo, dovuta anche alla presenza dell’ordine, dal 1336, in Terra Santa come custode dei Luoghi Santi. Infine quelle dell’Addolorata, o dei Dolori, unite ai Servi di Maria. Anche a Villacidro, come nel resto della Sardegna, i riti della Settimana santa sono di matrice iberica, prima catalana e poi spagnola (XIV – XVIII sec.). Protagoniste erano le tre confraternite esistenti nella parrocchia di santa Barbara: Anime del Purgatorio, Santo Rosario, Sant’Efisio martire. Alla confraternita delle Anime spettava la custodia e il trasporto nelle processioni dei simulacri di Gesù flagellato, del Cristo deposto e del Risorto; il Rosario si occupava di quello della Madonna, vestito a lutto per la Passione e a gloria per la Pasqua. Sant’Efisio si associava al Rosario nell’accompagnare la Madonna. A dire il vero l’antico Crocifisso de S’Iscravamentu (XVI sec.) ci testimonia che probabilmente questi riti a Villacidro sono più antichi delle confraternite da noi conosciute. Sono giunti fino a noi pressoché inalterati e carichi del loro fascino, la ripresa delle attività della Confraternita del Rosario ha contribuito a conferire loro nuovo slancio e ad armonizzarli meglio con le celebrazioni liturgiche. Si inizierà venerdì 14 marzo. Alle 19,00 si terrà nell’Oratorio delle Anime l’incontro di preghiera per i membri della Confraternita del Rosario, per coloro che vestiranno l’abito delle Anime e per tutti i loro familiari. Da sabato 15 a venerdì 21 sarà esposta nella Chiesa delle Anime la copia della Sindone, come già nel 2003. Il venerdì santo poi verrà utilizzata l’antica lettiga del Cristo morto restaurata su iniziativa della Confraternita; la domenica di Pasqua potremo ammirare il simulacro di Gesù risorto, del cui restauro si è invece interessata la Parrocchia. Un particolare ringraziamento a quanti hanno contribuito per il recupero di queste opere d’arte. Tutti siamo invitati a partecipare e a pregare con gli antichi gesti e parole della Chiesa e della devozione. Anche quest’anno fede, storia, arte, liturgia e pietà popolare s’incontreranno, s’intrecceranno, per dare vita a dei momenti unici, belli e significativi.
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