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A Settembre la Giornata per la salvaguardia dell'ambiente
 

Da tre anni, ai primi di settembre, la Chiesa va celebrando la Giornata per la salvaguardia del creato. L’appuntamento intende sensibilizzare i credenti all’accoglienza e alla difesa di quel grande dono che è il mondo in cui Dio ci ha posti a vivere. La terra è la casa comune di popoli, razze, culture e religioni. Questo mondo che dovremmo coltivare e custodire come un giardino è, però, minacciato da un degrado di vasta portata che va accentuandosi sempre più, a causa degli abusi e dell’indifferenza di tanti. Nessuno ha bisogno di grandi esemplificazioni per coscientizzarsi al problema dell’ecologia. Le crisi ambientali, infatti, sono sotto gli occhi di tutti: uso indiscriminato delle risorse, emergenza alluvioni, incendi boschivi, abusivismo edilizio, consumismo esasperato che deturpa l’ambiente con il degrado e le discariche a cielo aperto, e altro ancora. Occorre impegnarsi a fare uso delle cose senza arrecare danni alla terra che tutti ci accoglie e ci nutre come un’unica, grande famiglia. Gli esperti ricordano che certi preoccupanti effetti in atto nel mutamento del clima, sono da attribuirsi esclusivamente all’irresponsabilità dell’uomo. Bisogna rieducare gli stili di vita che spingono a ritenersi padroni, anziché ospiti, di questo mirabile dono che è il mondo. La conversione ecologica è diventata un’esigenza inderogabile per tutti. L’alternativa è la distruzione e la perdita di quel bene inestimabile e insostituibile che è il dono della terra.
A tutto questo si aggiungono ancora i pericoli che provengono all’ecosistema dall’uso eccessivo di energia e dello sfruttamento sregolato di tanti territori. La scelta delle fonti alternative non è più un’ipotesi, ma una necessità. Dunque, non basta più creare isole ecologiche. Il pianeta intero deve ridiventare il bel giardino da rispettare e proteggere, perché noi non siamo i padroni del mondo, ma soltanto ospiti di passaggio.
Noi cristiani, quando facciamo la nostra professione di fede, diciamo di credere in Dio che è “creatore del cielo e della terra”. Soprattutto per noi la bellezza del creato non è soltanto uno stupore e un incanto da contemplare, ma il segno della presenza misteriosa di Colui che ci ama anche attraverso il dono del creato. La Giornata di quest’anno ha avuto per tema: “Una nuova sobrietà, per abitare la terra”. Questo significa che nell’utilizzo dei beni materiali, abbiamo il dovere di rispettare il luogo in cui viviamo, in quanto è un dono che non appartiene al singolo, ma all’umanità intera. Dunque, siamo esortati a uno stile di vita sobrio che non “consuma”, ma valorizza l’ambiente. Accogliere l’ecologia nella propria vita significa perciò essere più attenti al bene comune e usare di ciò che si ha con maggiore responsabilità.

 

Don Giovannino

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