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E' vero che l’ora “x” per gli studenti delle scuole superiori è scoccata il 31 agosto scorso, tuttavia i primi veri inconvenienti e problemi che la riforma ha creato si sono incominciati ad avvertire solo con la chiusura del primo quadrimestre. I problemi principali per tutte le scuole riguardano il superamento dei debiti formativi e, soprattutto, l’organizzazione dei corsi di recupero. Su questo punto l’ordinanza ministeriale appare controversa e di difficile attuazione. Il decreto prevede che le scuole organizzino, subito dopo gli scrutini intermedi, interventi didattico-educativi di recupero (15 ore per ogni corso) per gli studenti il cui profitto è insufficiente in una o più discipline. I Consigli di classe decideranno come organizzare i corsi di recupero, che potranno essere tenuti dagli insegnanti della scuola o da docenti esterni. La frequenza dei corsi, intermedi e estivi è obbligatoria, a meno che i genitori decidano di non avvalersi di questa opportunità e dichiarino di provvedere al recupero delle materie insufficienti autonomamente, con altre modalità, dandone comunicazione alla scuola. Il decreto non è chiaro su diversi aspetti e trasferisce così alle scuole la “patata bollente”, lasciando aperti tanti problemi: il numero di studenti che andrà a formare il gruppo di recupero, la possibilità per gli studenti di seguire più corsi contemporaneamente, il problema dei docenti esterni ed interni, la difficoltà del recupero in itinere che rallenta il programma mattutino delle materie interessate; problemi che tutte le scuole stanno affrontando con molte difficoltà organizzative e finanziarie. A conclusione dei corsi i docenti dovranno somministrare agli studenti prove di verifica, per accertare il superamento dei debiti e dovranno comunicare alle famiglie il risultato di tali prove. Alla fine dell’anno scolastico, in presenza di valutazioni insufficienti, il giudizio sull’allievo verrà sospeso e rimandato al mese di agosto, quando ci sarà la verifica finale del superamento dei debiti. Dopo lo scrutinio finale la scuola dovrà organizzare ulteriori corsi di recupero, che si terranno durante l’estate, rivolti agli studenti che non hanno ottenuto la sufficienza in una o più discipline. Comunque sia entro il 31 agosto di ogni anno le iniziative di recupero dovranno essere concluse e subito dopo, ma non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno successivo, si effettueranno le verifiche finali sulla base delle quali si conclude lo scrutinio con il giudizio definitivo: promozione o bocciatura. Il decreto che per ora ha creato non pochi problemi, tuttavia secondo le previsioni del Ministro Fioroni garantirà che all’inizio del prossimo anno scolastico tutti entreranno in classe senza debiti e i docenti potranno sviluppare il programma dell’anno regolarmente. Staremo a vedere!
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