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Nei primi tre giorni di aprile si è tenuto a Rovigo una Conferenza europea sul clima alla quale hanno partecipato 36 Paesi del vecchio continente. “Protezione del clima ed energia rinnovabile: i piccoli e i medi comuni affrontano la sfida”. Questo il tema dibattuto organizzato da una delle maggiori associazioni internazionali che riunisce oltre 750 governi locali e oltre 300 milioni di persone. L’incontro era finalizzato al raggiungimento di miglioramenti tangibili delle condizioni dello sviluppo sostenibile. Si è convenuto che accanto alle grandi politiche tese al risanamento e alla prevenzione è importante anche adottare buone pratiche quotidiane per salvarsi dai futuri disastri ambientali. I Delegati hanno certificato quanto già si fa nelle loro nazioni, grazie alle amministrazioni comunali, alle università, alle organizzazioni non governative e alle imprese sul piano delle energie rinnovabili e dell’utilizzo sostenibile ed efficiente delle risorse territoriali. L’obiettivo era quello di fornire ai comuni di dimensioni più piccole gli strumenti necessari ad adottare politiche di protezione del clima adeguate, grazie a una costante e aggiornata condivisione delle conoscenze con le realtà più all’avanguardia. Si è, tra l’altro, affermato che una pianificazione di interventi mirata risulta economicamente molto più vantaggiosa rispetto a una politica attendista. Inutile stare ad aspettare il meglio, dato che risulta più vantaggioso adoperarsi a mettere in atto quanto è già possibile fare. Infatti, un ritardo di soli 10 anni nella riduzione delle emissioni mondiali di gas serra, rischia di rendere estremamente costosa poi la riduzione del riscaldamento globale. Come segno tangibile della volontà di adoperarsi per il conseguimento di traguardi significativi, si è deliberato di destinare 15 euro della quota di ciascun partecipante al finanziamento di progetti a favore della riduzione di emissioni di anidride carbonica. Simbolica anche la decisione di tutti i delegati presenti di utilizzare il treno come mezzo di trasporto. Semplice il messaggio finale: in attesa di potere fare tanto per il recupero dell’ecosistema mondiale, impegniamoci a mettere in atto quegli accorgimenti che sono già alla nostra portata.
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