Diocesi di Ales - Terralba
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I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)
"Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà."
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Vangelo secondo Marco 13,33-37
AVVENTO, TEMPO DI UN DIO CHE SI FIDA
Se tu squarciassi i cieli e discendessi! (Isaia 63,19). Il profeta apre l'avvento come un maestro dell'attesa: i cieli sono un grembo che sta per partorire vita più grande. Noi siamo argilla nelle tue mani. Tu sei colui che ci dà forma (Isaia 64,7). Siamo argilla che il Vasaio non butta via mai, e se questo vaso riesce male, o qualche volta si rompe, ci prende di nuovo in mano, ci mette ancora su quel suo tornio, che ruota sempre come una mistica danza di creazione.
Illogica e magnifica fiducia in noi, che siamo i vasi rotti di Dio. Fiducia che ho tante volte tradito, ogni volta rinata. Il profeta è testimone ancora una volta che è sempre possibile rinascere, è sempre possibile il passaggio da «terra ferita» a «terra guarita». La voce di Isaia grida il desiderio del cosmo: tutto nell'universo attende, attendono anche le pietre, anche il grano attende un Dio che ha sempre da nascere. Un germe divino attende la sua risurrezione nel cuore umano (Giovanni Vannucci).Avvento è un tempo di incamminati: tutto si fa più vicino, Dio in esodo verso di noi, io che mi accodo a questa carovana di nomadi cercatori di stelle, la terra che si fa prossima e cerca pace. Pace in terra, canteranno gli angeli, affascinando la notte di Betlemme. E sappiamo, sempre più e sempre meglio, che significa far pace con madre terra, depredata, devastata, avvelenata, che però come una madre bella ci prende fra le sue braccia. L'ingresso del Vangelo di Marco,
in questa prima domenica d'avvento, racconta di una notte, e ne stende l'elenco faticoso delle tappe: “non sapete quando arriverà, se alla sera, a mezzanotte, al canto del gallo o al mattino”. Una sola cosa però è certa: arriverà. Ma intanto Isaia lotta, a nome nostro, contro il ritardo di Dio: «ritorna per amore dei tuoi servi!» Il padrone è partito e ha lasciato tutto in mano ai suoi servi, a ciascuno il suo compito. Una costante di molte parabole, in cui Gesù racconta il volto di un Dio che si fida, mette il mondo nelle nostre mani, affida le sue creature all'intelligenza fedele e alla combattiva tenerezza dell'uomo.
Un rischio grande preme su di noi. Un poeta lo esprime così: «io vivere vorrei/ addormentato/ entro il dolce rumore della vita» (Sandro Penna). La tentazione è di non vivere, ma solo di sopravvivere, in un ottundimento dei sensi, una sedazione dei desideri, per troppa sazietà. Il nostro mondo vive una triplice crisi, della fiducia, del futuro e del generare. Ma proprio qui e ora Avvento viene a ricordare che nascerà un figlio, che il futuro è assicurato, che il cielo non è chiuso sopra di noi, ma si apre. Dio prende corpo, affinché la nostra speranza prenda corpo; si fida di questa terra ferita perché diventi terra incinta di Dio.
padre Ermes Ronchi
EMERGENZA UCRAINA
In accordo con l’Amministrazione comunale e con la Caritas diocesana, abbiamo preparato un modulo da compilare, con alcune semplici informazioni, fondamentali per segnalare e gestire la disponibilità all’accoglienza.
Questo modulo cartaceo sarà reperibile presso le parrocchie, le scuole, gli uffici comunali. Inoltre, si potrà scaricare dal sito web del Comune di Villacidro. Una volta compilato, andrà consegnato ad uno dei parroci che, attraverso il Centro Papa Francesco, elaborerà le informazioni raccolte e le trasmetterà alla Caritas diocesana.
Scarica il modulo per segnalare la disponibilità all’accoglienza.
Grazie alla solidarietà e alle offerte dei villacidresi, abbiamo raggiunto la somma di 10 mila euro che sarà consegnata alla Caritas diocesana, per essere devoluta interamente - attraverso la rete Caritas internazionale - alla popolazione ucraina coinvolta nel conflitto, e alle nazioni vicine, prima meta della fuga dei profughi.
Ringraziamo tutti per questo bel segno di solidarietà e vicinanza.PER DONAZIONI IN DENARO
rivolgersi al parroco (che trasmetterà quanto raccolto alla Caritas diocesana) oppure bonifico bancario sul conto corrente:IT85F0101585550000000020736 Intestato a: Diocesi Ales-Terralba - Caritas - Causale: Europa/Ucraina
IL CENTRO DI SOLIDARIETÀ PAPA FRANCESCO
Il Centro di Solidarietà Papa Francesco è uno dei frutti concreti della testimonianza della carità della nostra comunità villacidrese.
Raccoglie e distribuisce beni di prima necessità provenienti dalla Caritas diocesana, dalle imprese del territorio e dalle famiglie di Villacidro. Inoltre, attraverso lo sportello farmaceutico raccoglie e distribuisce farmaci di fascia C, presidi sanitari e prodotti per la prima infanzia.
Il tuo aiuto è più che mai necessario in questo periodo difficile. Puoi offrire generi alimentari, ma anche prodotti per l’igiene personale e della casa.
Per farli pervenire al Centro:
- puoi portarli con te quando vai a Messa;
- puoi depositarli in appositi spazi nelle chiese parrocchiali;
- puoi concordare la consegna con i volontari.
Inoltre, puoi anche offrire del denaro:
- in contanti, direttamente ai parroci;
- con bonifico bancario IBAN: IT 62 R 01015 44041 000070637179 intestato a Centro di Solidarietà Papa Francesco
Desideriamo ringraziare tutti coloro che continuano a sostenere quest’opera di carità. Ringraziamo di cuore anche quelle famiglie che in occasione di un lutto, in alternativa ad altri gesti più tradizionali, decidono di offrire, in parte o per intero, un pasto alla mensa domenicale dei poveri.
“Non è forse questo il giorno gradito al Signore? Dividere il pane con l’affamato?” (cfr. Is 58,5-7). Così si esprime il profeta Isaia parlando del vero culto gradito a Dio. E noi non possiamo che lodare il Signore per coloro che anche nel dolore si ricordano dei poveri con un gesto squisitamente eucaristico.
Per ulteriori informazioni rivolgiti ai parroci o ai volontari del Centro.
VADEMECUM per l’accesso alla chiesa e per lo svolgimento delle celebrazioni liturgiche
CENTRO DI SOLIDARIETÀ “PAPA FRANCESCO” - Via Lavatoio, 3
CENTRO DI ACCOGLIENZA (dal lunedì al venerdì: ore 9-11)
Ogni domenica alle ore 12.30: Mensa di Fraternità
SPORTELLO FARMACEUTICO (per persone in disagio economico)
Scalette del Seminario - Apertura: il martedì dalle 18 alle 20
Partecipa alla raccolta di cibo per i poveri
Una sola famiglia, cibo per tutti: è compito nostro
La Chiesa italiana aderisce alla campagna di Charitas Internationalis e lanciata da papa Francesco per dare voce a tutti coloro che soffrono silenziosamente la fame.
Si può firmare l’appello che sarà presentato all’Onu per chiedere una legislazione più attenta al diritto al cibo per tutti
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