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Nuovo grande complesso polivalente per Villacidro
 

E' stata aggiudicata la gara d’appalto per la realizzazione e la gestione del centro IN ACQUA, un grande progetto per Villacidro. Ho chiesto notizie più dettagliate all’assessore ai Lavori Pubblici, signora Teresa Pani, sul progetto, sulle ditte interessate e sulla località in cui dovrà sorgere il complesso. L’assessore ha precisato che il centro INACQUA intende inserirsi in una realtà più completa rispetto a quella di semplice attività sportiva relativa al nuoto, che il complesso di opere sarà costituito da una piscina natatoria, un centro per l’infanzia, un centro riabilitativo e un percorso nascita, un centro estetico con solarium, bar, ristorante e locali commerciali con annesso un ampio giardino. La struttura sorgerà nel Centro Sportivo Comunale in località Coa de Purdeddu. Viene così valorizzato e completato il Centro Sportivo Comunale, – ha aggiunto - dove già esistono i campi di calcio, una palestra, due campi da tennis, una palestra con campo di basket e pallavolo e una palestra di pugilato. L’associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata la realizzazione è costituita da quattro imprese in settori diversi: l’OLICAR s.p.a, che è anche capofila, la Cooperativa CTR, la GE. co. mar. s. r. l. e l’ Adda Servizi s. r. l. Ho chiesto all’assessore notizie sul costo complessivo del progetto, sulle fonti di finanziamento e sul tempo di realizzazione ed ella ha aggiunto: - E’ finanziato con fondi regionali per un importo pari a circa un milione e novecento mila euro, mentre per circa tre milioni di euro il finanziamento è a carico dei soggetti privati. L’opera dovrebbe essere realizzata in circa un anno e mezzo e la durata della concessione sarà di trenta anni. Alla domanda su quali categorie di cittadini potrà fruire di questi servizi e a quale esigenza occupativa verrà incontro, l’assessore ha risposto che questa struttura, pur altamente qualificata e innovativa nel suo genere, sarà comunque accessibile alla generalità della popolazione in quanto saranno applicate delle tariffe agevolate. La struttura – ha continuato - prevede l’impiego di numerose professionalità qualificate, come istruttori, personale infermieristico e della riabilitazione, assistenti per l’infanzia, personale addetto alla conduzione dell’impianto, personale addetto ai sevizi ricettivi e commerciali, personale addetto al centro benessere. Non appena sarà firmato il contratto prima che abbiano inizio i lavori di costruzione, previsto per settembre, ci sarà un’iniziativa pubblica di presentazione del progetto. La ringrazio per la sua disponibilità e gentilezza ed esprimo un giudizio positivo per la novità e l’utilità di questo complesso di opere da cui tutti i cittadini sicuramente trarranno vantaggi in termini di un servizio necessario ed efficiente, di occupazione e di risposta, o quanto meno di contenimento, all’esodo di giovani forze attive che attualmente non trovano inserimento di lavoro nel proprio paese o nella regione.

 

Dina Madau

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  Per il Bene Comune
 

Il 13 giugno il C. I. F. ha accolto in Seminario, per un incontro formativo, la vice presidente regionale, dott.ssa Marina Piras e la relatrice dott.ssa Anna Loi. La presidente Bruna Cavalli ha presentato al pubblico le nostre ospiti. Tema dell’incontro: “L’impegno delle donne per la riscoperta del Bene Comune”. La definizione più semplice del Bene Comune è quello in cui il nostro “bene personale”, o presunto tale, non danneggi quello degli altri. Si intende quindi l’insieme di condizioni di vita sociale che dia a tutti uguale dignità nel raggiungimento della giustizia e parità. La dott.ssa Anna Loi espone il tema del Bene Comune partendo dal concetto di fratellanza in cui ci riconosciamo figli di Dio, appartenenti all’umanità condivisa e salvata da Cristo. Si dovrebbe porre in pratica nel quotidiano il precetto della reciproca assistenza, del sostegno nella condivisione dei bisogni e delle risorse. Collegata alla fratellanza è la solidarietà umana. Condividiamo tutti il bisogno profondo di dare senso alla nostra esistenza, di dare risposte ai nostri perché: chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo, perché le disuguaglianze, la povertà, la sofferenza. Una delle possibili risposte a questi perché è la solidarietà come dovere – diritto di ciascuno nello scambio di beni materiale e spirituali, e per il cristiano, come impegno di carità e donazione. Oggi ci troviamo a vivere in un clima politico poco rassicurante. Altre sfide e problemi si aggiungono in questa società divenuta multietnica con il fenomeno migratorio e l’ingresso di nuovi Paesi nell’Unione Europea. Storia, cultura, tradizioni, religioni e altre concezioni diverse della famiglia complicano sempre di più la nostra vita sociale facendoci perdere di vista il Bene Comune. Due sono le tendenze: o ci si chiude nel nostro egoistico mondo o si propende per una eccessiva apertura all’accoglienza, al rispetto di altre culture col rischio reale di perdere la nostra già fragile identità cristiana. Il Bene Comune, la sua costruzione e realizzazione, richiederebbero una nuova evangelizzazione con il coinvolgimento di tutti i credenti per un impegno personale e comunitario che abbracci il volontariato e le sue varie forme, nonché l’impegno politico che dovrebbe vedere una grande partecipazione delle donne, aggiunge la dottoressa Marina, che per le loro qualità naturali, come sensibilità e capacità di mediazione, potrebbero fare e dare di più per la soluzione di molti problemi. La CEI anche quest’ anno propone un tema per la ricerca del Bene Comune che si approfondirà a Pistoia in Ottobre con una settimana di lavoro.

 

M. L.

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