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L'emigrazione sarda in Argentina e Uruguay

Il nuovo libro, curato da Martino Contu, dal titolo L’emigrazione sarda in Argentina e Uruguay (1920-1960). I casi di Guspini, Pabillonis, Sardara e Serrenti (Centro Studi SEA, Villacidro 2006), si inserisce nel quadro di un progetto internazionale denominato “Uno studio sull’emigrazione insulare mediterranea in Argentina tra Ottocento e Novecento. Forme di collaborazione, integrazione e sopravvivenza delle culture minoritarie europee. I casi delle isole Baleari, Malta e Sardegna”. Tale progetto è stato promosso dal Centro Studi SEA di Villacidro, in collaborazione con l’Università delle Isole Baleari (UIB) di Palma di Maiorca, l’Ufficio Nazionale di Statistica (NSO) di Malta, e il Centro di Studi Migratori Latinoamericani (CEMLA) di Buenos Aires. Esso, però, si inserisce anche come studio di caso del progetto “Osservatorio provinciale sui flussi migratori”, promosso dal Centro Studi SEA, in collaborazione con la provincia del Medio Campidano.
Il volume traccia un quadro prima generale e poi particolare, con un taglio interdisciplinare - prevalentemente storico e sociologico - dell’emigrazione sarda in Argentina e in Uruguay tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento. In esso sono pubblicati i risultati di una ricerca condotta in quattro comuni della neo provincia del Medio Campidano (Guspini, Pabillonis, Sardara e Serrenti), finalizzata a conoscere nel dettaglio gli elementi quantitativi, ma soprattutto qualitativi, del fenomeno migratorio verso Argentina e Uruguay.
Il libro offre ai lettori decine di storie di vita di emigrati che hanno lasciato tutto, la propria terra e le proprie famiglie per cercare fortuna oltreoceano, nel grande continente latinoamericano. Racconti di uomini e di donne che hanno iniziato una nuova vita, per un avvenire diverso e migliore per sé e per i propri figli. Nella maggior parte dei casi, si tratta di esperienze di duro lavoro e di sacrifici per uscire dalla povertà, di lotte quotidiane per superare le difficoltà sociali ed economiche, ma anche politiche, che hanno caratterizzato, per lunghi periodi, la storia dell’Argentina e dell’Uruguay, solo di recente approdati alla democrazia. Dal volume emergono storie di sconfitte e di rientri, ma anche di piccole conquiste e di grandi successi; racconti di migranti e dei loro figli, sino alla quarta generazione, che hanno mantenuto e mantengono vivo il loro rapporto con l’Italia e la Sardegna, conservando la cittadinanza italiana ed essendo parte attiva di movimenti associativi italiani, come i circoli sardi.
Al libro sono accluse alcune Appendici di documenti e di immagini, quasi completamente inediti, e un’Appendice Generale contenente due saggi: Appunti per una storia sulla presenza dei sardi nell’area di Mar del Plata e del circolo “Grazia Deledda” e Per un dizionario storico-biografico dei sardi in Uruguay. I saggi sono di Giampaolo Atzei, Raffaele Callia, Martino Contu, Manuela Garau e Monia Gemma Manis.

La Redazione

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