Parrocchia Santa Barbara Villacidro
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Santa Barbara Villacidro
                   
               
 
insieme
         

Giornata dell'Arte, della Creatività e... del saluto della preside al Liceo

Grande festa in un clima di famiglia, gioia grande e un po’ di commozione, divertimento e anche profonda riflessione: forse sono questi i termini più adatti per descrivere la “Giornata dell’Arte eGiornata dell'Arte, della Creatività e... del saluto della preside al Liceo della Creatività del Liceo “E. Piga” di Villacidro. Due eventi hanno arricchito la tradizionale manifestazione dove gli studenti hanno la possibilità di esprimersi utilizzando tutti i linguaggi della comunicazione: dal pittorico al multimediale, dal grafico al musicale, dal linguaggio del corpo attraverso la danza al linguaggio del clown che strappa un sorriso. Quali gli eventi? Il primo era la premiazione del Concorso interno alla Scuola “Shoah e memoria” bandito in occasione dell’ultima Giornata della memoria e il secondo, ma non per ordine di importanza, era il saluto che la Prof.ssa Albina Putzu ha rivolto alla scuola e alle autorità presenti nel momento in cui lascia l’incarico di dirigente scolastico per andare in pensione. Inizio della lunga giornata alle ore 9. Ci si è ritrovati nella Palestra della Scuola Media n. 2, come al solito gentilmente concessa dal preside della stessa, presente anch’egli in prima fila assieme al sindaco, al parroco di S. Barbara, all’assessore all’istruzione della Provincia del Medio Campidano. Dopo una breve presentazione del programma da parte di alcuni studenti, ha preso una prima volta la parola la Putzu per salutare le autorità presenti ringraziando per la collaborazione in particolar modo la nostra parrocchia e di questo ne andiamo orgogliosi. È reale il clima di aiuto reciproco tra due istituzioni che nei rispettivi compiti e ruoli lavorano al servizio della gente. Anche Insieme ospita quasi stabilmente articoli di alunni del Liceo “Piga” che ringraziamo di cuore e d’altra parte la Parrocchia offre al Liceo strutture, apparecchiature e disponibilità di persone. Il saluto del dirigente è stato seguito dalla presentazione di una pubblicazione che raccoglie tutti i lavori prodotti per l’annuale ricordo dell’apertura dei cancelli di Auschwitz. Si tratta di una pubblicazione a colori molto ben curata alla quale è allegato un cd-rom con le presentazioni multimediali. Si è proceduto, poi, alla premiazione dei vincitori del concorso, alunni singoli o intere classi che con originalità, arte e bravura hanno offerto una loro visione dei problemi legati all’intolleranza, al razzismo, alla discriminazione. Il culmine della prima parte della giornata si è raggiunto quando, dopo l’esecuzione di una canzone da parte di due studentesse, la preside Albina Putzu, ha preso una seconda volta la parola per rivolgere il suo saluto di commiato all’Istituto e in particolar modo agli studenti, fruitori primi del servizio dell’Istruzione. Le sue parole, che tradivano un po’ di commozione, nascevano realmente da ciò che in questi anni ha portato avanti assieme al corpo docente, al personale e a centinaia e centinaia di ragazzi nella direzione di una Scuola che gode buon nome nel territorio e non solo. Come segno di riconoscenza al termine del discorso oltre all’applauso del pubblico, la preside ha ricevuto in dono da parte dei docenti e degli alunni un libro in formato gigante dove è stato raccolto il materiale che la riguardava: dalla copia del registro della sua classe quando frequentava il liceo da studente, al verbale del primo collegio docenti come preside, dalle composizioni dei docenti alle dediche anche in forma di vignetta degli alunni e poi decine di foto e di articoli del giornale della scuola. Il buffet seguito a questa prima parte ha contribuito a tenere vivo il clima di festa che non è venuto meno neppure quando dalla palestra ci si è spostati nel campetto delle casermette per ascoltare e vedere i gruppi che si esibivano con la musica e la danza. Concluso il tutto intorno alle 15,30 ci si è salutati con un “all’anno prossimo”, traduzione del più conosciuto “attrus annus” che in lingua sarda rende decisamente meglio.

 

don Giovanni

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