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Il fascino del presepio
       
La serata piuttosto fredda, ha contribuito a rendere ancora più suggestivo il tour della mia visita ai presepi, allestiti nel territorio della nostra parrocchia. L’iniziativa promossa dal parroco sette anni fa, in occasione del Natale del 1999 che dava inizio al Grande Giubileo, di anno in anno ha assunto proporzioni sempre più consistenti. Le persone che si lasciano coinvolgere sembrano in aumento e sempre più animate da entusiasmo e da gioia di fare. Il presepio è il simbolo per eccellenza del Natale, l’unico che faccia davvero riflettere sul grande e straordinario mistero della nascita di Gesù. Il suo fascino non tramonta, anzi, - e per fortuna – appare in grado di catturare sempre più l’attenzione e l’interesse di grandi e piccoli. Quest’anno se ne sono contati addirittura 34. Il paesaggio davvero stupendo della zona alta di Villacidro è stato ancora una volta impreziosito da queste affascinanti sacre rappresentazioni. Le fievoli luci della notte ne hanno esaltato maggiormente la loro magia. Dunque, 7 in più dello scorso anno i presepi incastonati in questa cornice e realizzati da autentici amatori e cultori di una così bella tradizione. E sì, visti i risultati è il caso di rendere merito a chi si è adoperato per dare corpo a delle vere opere d’arte. Tutti i presepi, a mio giudizio, erano molto curati nei particolari e originali per l’impostazione scenica, per il gioco di luci e la ricchezza di elementi. In tanti erano anche presenti sorgenti e fontanelle la cui acqua confluiva in fiumi e laghetti in miniatura. Alcuni presepi erano fatti nella roccia, altri in spazi creati appositamente, altri ancora all’interno dei cortili delle case. In taluni la Natività era inserita nell’ambiente agropastorale della Palestina di quel tempo e in altri, invece, il mistero del Natale, con abile creatività, veniva ambientato in una realtà tipicamente sarda. I personaggi, compresi Maria, Giuseppe e il Bambino Gesù, indossavano il tradizionale costume sardo e nelle case, con minuzia di particolari, sono stati riproposti momenti di vita familiare.
Insomma tutti i presepi, grandi o piccoli, elaborati o semplici erano davvero molto belli e capaci di trasmettere emozioni, raccoglimento e stupore.
Sono stati visitati e benedetti dai sacerdoti mercoledì 28 dicembre, alla presenza di quanti hanno collaborato al loro allestimento.
Sorpresa, e non positivamente, per l’iniziativa presa al di fuori della Comunità parrocchiale, di premiare il miglior presepio, ho intervistato il Parroco su quale fosse, a parere suo, il presepio più meritevole. La risposta è stata questa: “Tutti sono egualmente degni del primo premio”. Mi ha trovato d’accordo, come credo siano coloro che sanno apprezzare l’impegno e la disponibilità di quanti accettano di far rivivere il mistero del Natale nel proprio ambiente. Voglio infine sottolineare la piacevole sorpresa per la scena della Natività allestita nel cortiletto dell’Auditorium S.Barbara, per la dolcezza e l’essenzialità che è stata capace di comunicare.
Un grazie sincero a tutti e l’appuntamento è per il prossimo anno.
 
M.Rita Marras
   
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