insieme
         

Progetto adolescenti

A qualche mese dal termine del percorso intrapreso ad Ottobre, è doveroso far conoscere le attività svolte dal gruppo “Mission possible” degli adolecenti che nonostante sia poco numeroso ha comunque lavorato con il massimo impegno.
Il progetto è nato con l’obiettivo di continuare un discorso di formazione cristiana con i nuovi cresimati trdicenni e i ragazzi più grandi (16/17 anni) provenienti da precedenti esperienze formative, poiché anche la chiesa ritiene che gli adolescenti possano e debbano dare un contributo essenziale alla Comunità con la loro caratteristica esplosiva che s’identifica pienamente con l’esplosività dirompente di Dio. La Sua forza d’amore, infatti, trasforma ciascuno dei suoi figli rendendolo capace di dare il meglio di sé in ogni tappa della sua vita.
Il contenuto delle attività programmate, tenendo conto degli interessi e delle attese dei ragazzi, si è riversato su una serie di “Missioni Possibili che un corpo speciale come loro, fortificati dai doni dello Spirito Santo doveva compiere nell’arco di alcuni mesi.
La prima è stata: MISSIONE AMICIZIA che, grazie al fine settimana trascorso nella colonia marina di Arborea, ha consentito ai ragazzi di fare conoscenza, affiatarsi e condividere la vita di gruppo attraverso il gioco, il dialogo e il servizio.
Via via si sono portate avanti le varie missioni, seppur con qualche difficoltà perché la scuola e lo sport riempiono il tempo libero dei ragazzi che hanno fatto dei piccoli sacrifici per essere presenti all’incontro settimanale. Tra queste, ci sono state: OPERAZIONE NATALE, PORTIAMO LA PACE e PERAZIONE SERVIZI NEL TERRITORIO.
Quest’ultima missione ha visto i ragazzi impegnati nella ricerca dei servizi offerti dal territorio nei vari settori dopo aver analizzato alcune situazioni di disagio vissute proprio dai loro coetanei per scoprirne la funzionalità e l’efficacia. Entusiasmante per questo scopo è stato il gioco di ruolo che ha portato il gruppo a vestire i panni dei componenti un consiglio comunale. In questa veste una domenica mattina, il corpo speciale “Mission Possible” si è impegnato in un’indagine per le vie del paese che si è conclusa con la discussione sulle problematiche emerse dalle interviste e con la stesura di alcune proposte da presentare all’Amministrzione Comunale.
Gli adolescenti del gruppo sono ora impegnati a vivere la Quaresima con la missione di riapproppriarsi della figura di Gesù come simbolo per eccellenza del servizio e come modello da cui trarre spirito e forza per coltivare la solidarietà, la carità e l’amore per gli altri.
In particolare i ragazzi e i loro animatori prepareranno delle icone da mettere in vendita la domenica delle palme, il cui ricavato andrà devoluto alle iniziative della Quaresima di Carità promosse dalla parrocchia.

Anna Pina Barbarossa

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Fumo: piaga sociale

Il fumo uccide”. “Nuoce gravemente alla salute”. “Non far respirare ai bambini il tuo fumo”. Le frasi citate sono solo alcune delle tante che si leggono comunemente in un pacchetto di sigarette. Frasi che cercano di scoraggiare la persona che le legge o indurla, quanto meno, a riflettere su quello che può fare quando si trova tra le mani un piccolo pacchetto rettangolare contenente venti sigarette e morte. Già, la morte; è un dato assodato che ogni sigaretta toglie un minuto di vita. Lo sanno bene anche i fumatori più accaniti che, comunque, nella maggior parte dei casi, non demordono e imperterriti continuano a spendere quei tre o quattro euro al giorno per farsi la loro dose quotidiana di nicotina. Dal 2001 a oggi, dati alla mano, il numero dei fumatori è calato. Oltre alla forza di volontà che indubbiamente ci vuole per smettere di fumare, questo calo coincide con l’entrata in vigore della nuova legge che vieta il fumo nei locali pubblici e con l’aumento del costo delle sigarette che, soprattutto nel 2005, ha colpito i fumatori italiani da vicino e, forse, li ha portati a riflettere sul fatto che pagare per morire non sia poi una cosa tanto intelligente. “Il fumo provoca infarti e ictus” e “Il fumo ostruisce le arterie ed è causa di cancri e tumori”, sono due frasi che possono aprire un discorso molto più ampio e articolato. Infatti i tumori, il cancro e altre gravi malattie, ai giorni nostri, con una terapia adeguata, si possono curare se diagnosticate in tempo. Ma quali sono i costi sociali provocati dal fumo? Naturalmente non bisogna considerare solo i fumatori, ma anche chi ha ricevuto danno a causa del fumo passivo, o chi comunque resta a contatto, quotidianamente con un fumatore. “The price of smoking” è un libro dettagliatissimo e sofisticatissimo di 313 pagine, pubblicato da poco dall’Istituto di Tecnologia del Massachusetts; questo libro illustra i costi che i non fumatori devono affrontare per ripagare le spese causate dai fumatori americani, relative a sanità, assicurazioni, ore di lavoro perse e incendi causati da sigarette gettate via ancora accese. Le cifre sono imponenti e spaventose ed esplodono se si va a vedere quanto gli U.S.A. spendono in totale, ogni anno, per i fumatori: 203 miliardi di dollari. Questa cifra va ad intaccare, non solo le casse dello stato, ma anche il reddito dei cittadini che si trovano a pagare tasse troppo elevate. In Italia i fumatori sono 13 milioni e la cifra sembrerebbe bassa; bisogna tener conto però del fatto che gli abitanti dello “stivale” sono circa cinque volte inferiori a quelli del “vecchio continente”. Ormai il problema c’è ed è consistente. Forse un passo in avanti nella soluzione di questo problema si potrebbe fare se si promuovesse maggiormente una cultura della responsabilità verso se stessi e verso gli altri.

Gianluca Marchionni I C
Liceo Classico “E. Piga”

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