insieme
         
Cara, dolce, insostituibile acqua, quanto ci costi!
  e quanto ti sprechiamo!!!
       
E’ noto a tutti quanto sia utile l’acqua e lo sanno in modo particolare quanti hanno superato gli “anta” poiché, hanno avuta la “fortuna” di doverla attingere lontano dalle abitazioni trasportandola con le brocche sulla testa, o sulle spalle e persino con gli animali. Saranno forse ancora 20-25 anni che si è avuta una maggiore disponibilità e con questa è arrivato, puntuale, lo spreco. Esiste però un altro spreco che tutti paghiamo indirettamente e sono: l’annaffiamento dei giardini pubblici e altro, per esempio le perdite nella condotta.
In particolare c’è un tubo, credo da 120 mm di diametro, che, quasi in continuazione, vale a dire notte e giorno, scarica a piena portata un’enorme quantità d’acqua, forse anche potabile, la quale và a perdersi in Sa Cora de Paui, per capirci meglio: nel canale dietro il cimitero. Chi passa a piedi per la via Parrocchia, all’altezza dello sbocco di via San Nicolò e per un buon tratto a monte, può notare bene lo scroscio e la stessa acqua mentre attraversa nei pozzetti dell’acqua piovana. Mi risulta che alcuni da tempo abbiano anche segnalato il fatto, ma la perdita continua come se non riguardasse nessuno. Altro spreco d’acqua è quella di Castangias.
Era famosa per la sua genuinità e freschezza, non per nulla i nostri antenati vi hanno costruito l’acquedotto. Ebbene, quella non trascurabile portata d’acqua che sgorga dal monte Cuccur’ ‘e Frissa, scorre, inutilizzata lungo il rio Fluminera andandosi a perdere fuori dal centro abitato.
Intanto lodevole l’iniziativa di “Un albero per ogni nato 2003”; ma perché lasciare seccare gli alberelli quando nel vicino canale l’acqua scorre a valle canterellando?
Molte persone, ora che la strada è buona, stanno prendendo la buona abitudine di farsi la passeggiata a Castangias. Giunti sul posto si avrebbe desiderio di rinfrescarsi le mani, magari bere 1’acqua che sgorga a pochi passi dal rubinetto, installato sì, ma perennemente all’asciutto.
Passando per la chiesa del Carmine, è lodevole l’iniziativa di qualche classe, di qualche volontario che hanno piantumato alberelli e fiori. Avrebbero bisogno di essere seguiti e di tanto in tanto innaffiati, cosa che farei anch’io qualche volta… se vi fosse un rubinetto. Credo che la linea esista già e tempo fa un rubinetto è stato messo e rubato. Ci dobbiamo arrendere al vandalismo di pochi scellerati?
E ancora: mentre tanta acqua si perde inutilmente, le piantine recentemente piantumate a Monte Omu, almeno quelle visibili dalla strada, sono già morte. Ho sentito narrare meraviglie sull’intervento fatto in quel sito. Credo che qualcuno dovrebbe scendere dalla macchina e camminare a piedi e osservare prima di esprimere pareri che esaltano solo un certo modo di fare, ben lontano spesso dalla realtà dei fatti. E’ vero che non si può seguire tutto, ma in tutto ciò che si fa si dovrebbe avere delle priorità che in quel caso non era certo quella di recintare l’area; un recinto tra l’altro che non protegge da nulla e tanto meno dal bestiame.
Intanto i lavori per la messa in sicurezza della diga di Coxinas, procedono alacremente. O no??? Chissà se fra una decina d’anni si riuscirà a rimetterla in esercizio. Dato che c’è, avere una riserva d’acqua in più non danneggerebbe certo l’ambiente.
Quante cose saltano alla mente dell’osservatore attento, non tutto si può seguire e realizzare, ma certo si può fare di più.
 
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