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Evviva la festa dei nonni!  
       
Mamme, papà e donne hanno un giorno dedicato a loro da festeggiare, mancavano all’appello i nonni.
Ebbene, ora anche le nonne e i nonni d’Italia hanno finalmente la loro festa. Nel mese di luglio è stata istituita la festa Nazionale dei nonni che verrà celebrata il 2 ottobre di ogni anno, data che coincide con la celebrazione degli angeli custodi, come a simboleggiare i nonni, importanti figure sempre pronte ad affiancare i figli nella crescita dei loro bambini.
E sì, perché il nonno moderno è certamente una persona diversa dallo stereotipo del vecchio chiuso nei ricordi, nei suoi acciacchi, nelle sue solitudini.
Il mondo degli anziani del nuovo millennio, grazie ai progressi della medicina e alle migliori condizioni sociali ed economiche, contrariamente a quanto si può pensare, non è fatto solo di persone che vivono nelle case solitarie, negli ospizi, nei letti d’ospedale ammalati e bisognosi di assistenza, ma di tante altre che, nonostante l’età, si sentono ancora in grado di essere utili alla società. Sono persone che non si arrendono al tempo che corre inesorabile e che, giunti all’età pensionistica, non si scoraggiano di fronte alla stanchezza ma impiegano il tempo ritrovato reinventandosi ogni giorno.
Si dedicano ad attività diverse, viaggiano, fanno sport, tornano sui banchi di scuola e fanno volontariato. In questo modo vivono i loro anni serenamente e sentendosi ancora protagonisti; condizioni queste, auspicabili per tutti gli anziani, soprattutto perché li aiuta a sentirsi ancora utili alla società e quindi a rendere il passaggio dalla vita lavorativa a quella pensionistica meno traumatico, perché in fondo la vita resta pur sempre il dono più bello; e la voglia di viverla, nonostante il peso degli anni e la fatica ad andare avanti, è sempre grande tanto da volerla vivere intensamente fino all’ultimo.
L’invecchiamento quindi, è vissuto come un processo fisiologico normale, conservando discrete condizioni di salute e adeguandosi serenamente ai ritmi più lenti del proprio corpo.
Ma non tutti gli anziani vivono questa fase della vita allo stesso modo, purtroppo per quante di queste persone che, giocano con i nipoti, viaggiano e si dedicano ad attività diverse, altrettante, rimangono settimane intere chiuse in casa, rapite dalla radio e dalle televisioni, vittime della rassegnazione. D’estate non escono perché fa troppo caldo, d’inverno non escono perché fa troppo freddo oppure piove, e allora rimangono in casa, in attesa che qualcuno telefoni, che qualcuno venga a fargli visita. E poco importa se la vita regala ancora altri anni da vivere, così la vecchiaia è vissuta come un’attesa.
E allora… Evviva la festa dei nonni!!
Una festa che possa essere da stimolo a tutte le persone non più giovani per fare cose nuove, per regalare emozioni e conservare una mente sempre giovane e capace di stupirsi di fronte a tutto, ma soprattutto un invito a cercare la forza per lottare ancora.
 
Mariella Bolacchi
   
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