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Promesse del calcio  
       
Essendo un gruppo giovane (è nato a settembre), la nuova squadra parrocchiale iscritta al campionato Allievi C.S.I. di calcio a 5 ha dovuto in primo luogo affrontare i naturali problemi di adattamento, sia tra i ragazzi che tra allenatore e ragazzi. Ma l’Eureka, così si chiama il gruppo, si è dimostrata da subito sorprendente, visto che il primo nucleo di otto promettenti calciatori ha mostrato un ottimo affiatamento e una sana voglia di giocare.
Dopo qualche settimana si è diffusa la voce della nascita della nuova squadra, e questo ha fortunatamente attirato non poche iscrizioni, il che ha comportato non solo l’arrivo di nuovi rinforzi, ma anche una crescita di competitività che ha spinto i ragazzi a impegnarsi sempre di più per avere un posto da titolare. Effettivamente, dopo la prima partita persa 15-2 (era la prima!) si sono notati continui miglioramenti, passaggi sempre più precisi e un maggiore ordine in campo, cosicché i vari Samuele, Cristiano, i due Claudio, Nicola , Michele, Vittorio, Alessio, senza dimenticare i nuovi arrivi Stefano, Giacomo e Andrea, sono diventati davvero un bel gruppetto, non più solo parrocchiale, ma assolutamente
interparrocchiale, considerando che si riuniscono ragazzi di ogni zona del paese.
Ciò che più colpisce di loro non è tanto la capacità di fare gol o parare un rigore, ma il fatto che sembra proprio evidente che si divertono in campo, che non portano rancore per una sconfitta, e che, anzi, sono capaci di dire, dopo un estenuante incontro perso 10-4: “Ma domani giochiamo di nuovo?”, a dimostrazione della loro sincera passione per questa esperienza, utile per valorizzare lo sport in quanto chiara occasione di incontro e collaborazione fra tutti loro.
Negli allenamenti c’è un’assiduità eccezionale (molti vengono anche con il raffreddore…), e non è una sorpresa vedere, il venerdì di preparazione alla partita della domenica, qualche volto nuovo che chiede di essere ammesso alla squadra, e naturalmente non gli si può dire di no, in quanto non stiamo parlando di un gruppo in cui solamente i più capaci possono ritagliarsi un ruolo, ma tutti, quelli bravi e quelli un po’ più bravi, hanno il diritto di giocare e contribuire alla causa dell’Eureka, sia che si vinca, come nel derby fra le due squadre di Villacidro, finito 11-1, sia che si perda. Infatti l’aspetto più lodevole di questi ragazzi è la loro capacità di non perdere quasi mai il sorriso, di esultare per ogni gol come se fosse una vittoria.
E’ sicuramente una soddisfazione per l’allenatore vedere come quella banda di maglie azzurre riesca finalmente a seguire alla lettera ogni sua istruzione, dalla posizione in campo al rispetto per gli avversari (anche se qualche spintarella ci scappa spesso…). Se poi vediamo che chi viene sostituito esce con la faccia scura, sbattendo i piedi e mormorando qualche parolina contro il mister… si sa, questo è il calcio!
 
Andrea Cabriolu
   
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