insieme
         
Storia di un restauro  
       
Ero arrivato da poco tempoa Villacidro quando, una mattina, passando nella Piazza Zampillo, notai che i quadranti dell’orologio del campanile erano nuovi, quindi anche il meccanismo era stato sostituito.
Questo fece scattare una molla dentro di me e andai a vedere che fine aveva fatto il vecchio.
Fu in quell’occasione che feci la conoscenza di Don Giovannino Pinna.
Gli chiesi dove si trovasse il vecchio meccanismo, e anche se un po’ stupito per l’insolita richiesta, mi permise di visitare il campanile.
Dopo una breve ricerca l’oggetto fu trovato: era abbandonato in un pianerottolo delle scale che conducono al cupolino. Si trattava di un meccanismo installato negli anni ’60 e smesso negli anni ’80. Su invito di Don Giovannino nell’estate del 2000 cominciai il restauro e dopo un anno e mezzo il lavoro era terminato.
L’orologio è stato messo in esposizione nel museo di Santa Barbara e, in occasione dell’omonima festa, è stato organizzato un incontro culturale nel salone parrocchiale.

Nel frattempo, dopo una ricerca più accurata, abbiamo trovato i resti di un altro meccanismo risalente alla metà dell’800 circa, di cui ho iniziato il restauro nell’estate del 2003. Ho terminato il lavoro nell’agosto 2004, riuscendo a rendere l’orologio funzionante a scopo dimostrativo, come potranno constatare tutti coloro che si recheranno al museo di Santa Barbara dove i due meccanismi si trovano esposti.
L’impegno è stato notevole, sia per il tempo impiegato, sia per alcune difficoltà tecniche incontrate, ma tutto è stato reso più facile dalla mia grande passione per il restauro degli orologi di qualunque dimensione, dai più piccoli da polso a quelli da torre.
Negli ultimi quattro anni ho utilizzato quasi tutto il mio tempo libero per questi lavori appena descritti. Ho dato molto, ma altrettanto ho ricevuto: ho avuto modo di conoscere bene un buon numero di Villacidresi che mi hanno dato una mano, ognuno secondo le proprie competenze (falegnami, fabbri, tornitori, restauratori, trasportatori…), o anche semplicemente delle persone che, venute a conoscenza di questo lavoro, mi hanno espresso la propria stima e incoraggiato a portarlo a termine.
Un grande merito va doverosamente riconosciuto a Don Giovannino, il “regista” di questa operazione, perché, con il suo impegno per la conservazione del patrimonio della parrocchia, ha capito subito l’importanza del recupero di questi due oggetti che, insieme a tanti altri, costituiscono una testimonianza del passato di Villacidro ed è perciò giusto che non vadano persi.
   
   
 
 
Giorgio Murgia
   
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