| A chi non è capitato domandarsi: “So pregare? Prego abbastanza? Perchè pregare?” Non sempre però si trova la risposta esauriente, dunque ciascun cristiano continua a pregare più o meno bene come sa e come può. Anche gli adolescenti hanno affrontato questo tema e, dopo essersi confrontati, hanno trovato tra le pagine del Vangelo di Marco alcuni punti chiave per far luce sul valore della preghiera. Mentre si trovava a Cafarnao, Gesù iniziava la sua giornata meditando le scritture nella Sinagoga per poi proseguirla intessendola di gesti concreti d’amore e di servizio verso gli altri (insegnava, ascoltava, guariva…) e infine la terminava con la preghiera, nel silenzio, da solo, sul monte. Analizzando poi la giornata tipo di molte congregazioni religiose, è stato facile capire che anche per loro la preghiera sfocia nel servizio e, il servizio agli altri è alimentato dalla preghiera costante, dall’incessante ricerca del contatto con Dio. Per questo l’uscita dei ragazzi ha avuto come meta la visita alle Suore Missionarie della Carità di Cagliari, che hanno come fondatrice Madre Teresa Di Calcutta. L’opera di queste suore, che vivono nella più stretta essenzialità, al servizio di chi non ha niente e nessuno, non solo nella lontana India ma in diverse parti del mondo, ha scosso non poco la coscienza dei giovani ospiti che hanno visto tra le immagini di un filmato la vera sofferenza ma anche il lavoro di tante persone di buona volontà. Madre Teresa diceva: “Non importa quanto potrai fare per chi soffre ed ha bisogno di te, ma quanto amore riuscirai a dare anche solo con un sorriso o una carezza…” C’è da augurarsi che sulla strada di ritorno, tra i cronisti e non solo, sia sgorgato un forte desiderio di imitare le Missionarie della Carità, fortificati dalla fede e dalla preghiera, uniche energie che conducono al preziosissimo dono di sé. |
