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La ripresa del fenomeno migratorio  
       
La nuova Provincia del Medio Campidano è, insieme all’Ente intermedio del Sulcis Iglesiente, quella dove si registra l’indice più alto di spopolamento: una diminuzione di abitanti in gran parte determinato da fenomeni migratori, più che dalla differenza tra il numero dei nati e il numero dei morti. Gli spostamenti della popolazione sono oggetto di studio di una disciplina che prende nome di demografia.
Una scienza che oltre a studiare i processi che favoriscono gli spostamenti delle popolazioni, studia anche le motivazioni e le aspirazioni personali e familiari che spingono diversi cittadini a migrare e, analizza, inoltre, le caratteristiche peculiari del territorio in cui i migranti vivono e verso cui sono diretti. Lo studio si focalizza in particolare sui cosiddetti “differenziali territoriali”, vale a dire su quelle condizioni del territorio che possono subire dei mutamenti a causa dei processi socio-economici in atto.
Da un’indagine condotta su alcuni comuni che oggi fanno parte della Provincia del Medio Campidano
emerge che la popolazione di Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini, Pabillonis, San Gavino, Sardara e Villacidro è diminuita sensibilmente dal 1989 al 2000. Guspini è il paese che registra la diminuzione più rilevante. Infatti, tra il 1989 e il 2000 Guspini ha perso 914 abitanti. Oltre a quest’ultimo centro, i comuni ove si registra un calo considerevole della popolazione residente sono San Gavino Monreale (- 517 abitanti), Arbus (- 403 abitanti), Gonnosfanadiga (- 337 unità) e Villacidro (-284). Si tratta di centri che hanno subito gli effetti socio-economici derivanti dalla fine dell’attività mineraria di Montevecchio e dalla crisi della grande industria. Questi stessi centri e, in particolare, Arbus, Guspini e Villacidro, sono quelli ove si registra anche un saldo migratorio costantemente negativo.
Anche i dati relativi ai centri della Marmilla e del Campidano non sono per niente confortanti. Sempre tra il 1989 e il 2000 i centri di Collinas e Villamar hanno perso il 6% della popolazione, Villanovaforru il 5%, Barumini il 4% e via di seguito. Nell’area del Campidano, invece, aumenta la popolazione a Sanluri, rimane pressoché stabile a Serrenti, mentre diminuisce a Serramanna (-294 unità).
 
Martino Contu
   
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