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PROGETTO ADOLESCENTI:
i cronisti per caso riprendono il viaggio
       
Il progetto interparrocchiale, forte dell’esperienza positiva del Campo Scuola estivo e del buon risultato dello scorso anno, riprende il suo viaggio con una novità: l’inserimento degli adolescenti della parrocchia di S. Barbara.
Grazie a ciò, con l’azione congiunta delle tre parrocchie, unendo le risorse, si è in grado di affrontare meglio una pastorale giovanile efficace, forte e al passo con i tempi.
Gli animatori guidati dai sacerdoti, propongono ai ragazzi dai 14 ai 17 anni un’esperienza di crescita e formazione cristiana che comprende: primi approcci personali alle Sacre Scritture, momenti di preghiera e riflessione, scoperta dei problemi sociali, esperienze pratiche di carità e solidarietà.
Ma perché cronisti per caso?
Tutto parte dall’idea di ripercorrere e fare il resoconto di un viaggio, spirituale e di coscienza, sulla scia di quello intrapreso dai Magi verso la grotta di Betlemme.
Al termine di ogni tappa i ragazzi racconteranno da veri cronisti, in un piccolo giornale le esperienze vissute, affinchè le rispettive comunità parrocchiali possano tenersi informate sul percorso pastorale dei propri giovani, riflettendo anch’esse sui temi fondamentali affrontati.
In particolare l’attività proposta si articola in due giornate tipo a scansione mensile. La prima solo pomeridiana prevede l’analisi di un tema alla luce del Vangelo, l’ascolto delle testimonianze, dinamiche di gruppo e momenti di svago per favorire la conoscenza e l’amicizia.
La seconda giornata invece è un’uscita alla scoperta di nuove realtà, di diversi stili di vita che conducano gli adolescenti a sperimentare situazioni di disagio sociale, di povertà, solitudine e al contempo a conoscere le persone che operano in questi campi (religiosi/e, associazioni di volontari, ecc…).
Il 30 Dicembre scorso al secondo incontro, c’è stata la prima uscita durante la quale animatori e ragazzi hanno vissuto un’intensa giornata presso la Casa di riposo degli anziani di Villacidro.
L’esperienza è stata positiva ed arricchente in quanto i ragazzi hanno familiarizzato subito con gli ospiti della Casa, intervistandoli, curiosando qua e là fra gli ambienti, ammirando i lavori artigianali e scattando fotografie. Ascoltando le loro storie poi, dove sono emerse non solo la gioia di parlare di sé, ma anche un velo di malinconia per la lontananza dai propri figli o per la malattia o la solitudine, i cronisti hanno potuto meditare sui problemi legati agli anziani.
Hanno riflettuto sul ruolo fondamentale della famiglia e di tutte quelle persone che amorevolmente si prendono cura di chi, avanti negli anni ha bisogno di tutto e che ha da offrire in cambio soltanto la sua saggezza raggiunta dopo una vita preziosa spesa sicuramente per gli altri.
     
Anna Pina Barbarossa      
       
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