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Il segno distintivo del cristiano  
       

Per portare l'esempio di uno che ama il prossimo, Gesù indica un samaritano e cioè un uomo disprezzato e ritenuto infedele perfino a Dio. Il modello che ci propone non è un uomo tutto casa e chiesa, ma una persona che l'opinione della gente "bene" di ieri e di oggi colloca ai margini, respingendola. Eppure quel samaritano, senza nome e identità, è il personaggio che Gesù sceglie per additare all'umanità tutta il corretto comportamento da tenere nei confronti del prossimo.

Egli soccorre senza indugio il ferito che giace per terra, senza chiedersi chi sia, che cosa faccia o pensi, se ricco o povero, potente o uno qualunque. Non gli importa conoscere prima quale sia la sua religione, la sua razza, i suoi interessi. Non cerca vantaggi, anzi la generosità che dimostra gli procura solo fastidi, contrattempi e costi non indifferenti. Ma l'amore cristiano non è altro, è questo. "Và, e anche tu fa lo stesso", - ripete continuamente il Signore all'uomo di tutti i tempi, di ogni luogo e cultura. Chi sceglie di credere in lui non può presumere di proporre altri segni distintivi al di fuori dell'amore per l'altro, sull'esempio del samaritano. "Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri" (Giov 13,35). Qualunque altro comportamento, anche se retto e impegnato, non può eguagliare questo comandamento. Si può annunciare il vangelo di salvezza solo nella misura in cui ci si dispone all'amore per il prossimo e si accetta di condividere sofferenze e necessità di ogni uomo checi passa accanto. Non possiamo parlare di Dio e dichiararci credenti se non apriamo il cuore all'accoglienza e al rispetto degli altri. Diversamente le nostre professioni di fede si tramutano in tradimenti. Già nell'Antico Testamento i Profeti, ripetutamente, si rivolgono al popolo raccomandandogli di indirizzare il cuore e la mente all'amore e al perdono.
"Ecco ciò che dice il Signore: praticate la giustizia e la fedeltà, esercitate la pietà e la misericordia ciascuno verso il suo prossimo. Non frodate la vedova, l'orfano, il pellegrino, il misero e nessuno nel suo cuore trami il male contro il proprio fratello" (Zaccaria 7, 8-10).
E' iniziata la Quaresima e cioè il cammino di preparazione alla Pasqua. Impegniamoci a vivere questo tempo facendo tesoro dell'insegnamento del Signore Gesù. Sforziamoci di farci prossimo a tutti. Cerchiamo di considerare gli uomini dei fratelli e non dei concorrenti. So bene che non si tratta di un impegno facile, ma se ci riconosciamo cristiani non abbiamo altra scelta. La vera conversione del cuore e della vita parte da qui.
 
Don Giovannino
   
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