insieme
         
Storia della stampa  
       
Con questo numero si chiude il nostro percorso tra gli strumenti di comunicazione, paradossalmente questo ultimo “capitolo” riguarda, in realtà, il primo vero modo che ha permesso all’uomo di divulgare il sapere e le notizie, dopo l’uso della parola.
E’ infatti grazie all’invenzione della stampa che la scienza e la cultura sono diventate alla portata di tutti. Sin dall’antichità l’uomo ha sentito l’esigenza di imprimere simboli o testi mediate sigilli realizzati con diversi materiali, anche se la scrittura manuale fu il modo maggiormente utilizzato per riprodurre un testo scritto: dagli scribi egizi con il loro papiro, fino agli amanuensi dei monasteri medievali, che utilizzavano la pergamena, cambiarono i materiali e gli strumenti, ma non i modi di riproduzione dei testi, che consistevano nel copiarli a mano, spesso però arbitrariamente e con l’alta possibilità di commettere errori.
Già nel Medioevo cominciarono a diffondersi le prime matrici di legno intagliate, esse permettevano un lavoro più celere di quello degli amanuensi, ma comunque limitato. I primi caratteri mobili di metallo furono fabbricati in Europa verso la metà del XV secolo e, mentre in Oriente venivano utilizzati inchiostri a base acquosa, in Occidente gli inchiostri utilizzati erano a base oleosa che si imprimevano sul foglio con più facilità.
L’invenzione che aiutò la diffusione della cultura fu però l’arte della fabbricazione della carta nel XII secolo, essa si diffuse in tutta Europa nel corso del XIII e del XIV secolo e verso la metà del XV secolo era disponibile in abbondanza, la carta risultava inoltre più resistente del papiro e meno costosa della pergamena. Nel Rinascimento, con l’avvento dell’alfabetizzazione la stampa fu uno strumento prezioso per la circolazione delle idee e per la propaganda.
La stampa, nella sua accezione un po’ più moderna, fu sperimentata per la prima volta da J. Gutenberg nel 1456-1456 che inventò i caratteri mobili e la prima opera stampata fu la cosiddetta “Bibbia delle 42 linee”. In questo periodo furono stampate in Europa più di 6000 opere e aumentò il numero dei tipografi. Le macchine da stampa hanno subito, col passare dei secoli, numerose evoluzioni, le prime erano torchi a vite, nell’ Ottocento si diffusero quelle in ferro, poi nel XIX secolo quelle a vapore e a cilindro. Nel nostro secolo la stampa è stata soggetta ad un continuo progresso e sviluppo per la crescente domanda di libri e della diffusione dei giornali che ha reso, per necessità, più rapide le operazioni di stampa e ha portato alla costruzione di macchine per la fusione a caldo dei singoli caratteri (monotype) o di intere righe (linotype). Ai giorni nostri, invece, le pagine da stampare complete di illustrazioni, possono essere realizzate direttamente sul computer.
 
Francesca Ortu
   
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